Mondiali Russia 2018, le simulazioni di Neymar diventano nuove ‘categorie’ su Pornhub
Questo Mondiale per Neymar resterà impresso a lungo. Non per le giocate da fenomeno effettuate (davvero poche) e nemmeno per i gol segnati (nessuno davvero determinante). Neymar ricorderà Russia 2018 per essere stato protagonista di ben altro, grazie alle sue simulazioni esagerate in mezzo al campo con ‘rotolamenti' che hanno sfiorato l'imbarazzo. Tanto che c'è chi ha cronometrato il tempo trascorso sul prato verde a lamentarsi per (presunti) falli, ben 14 minuti in totale, scatenando l'ironia sul web.
Neymar e il Mondiale a terra. Ma c'è chi adesso è andato anche oltre, approfittando dell'addio anticipato del Brasile da parte del Belgio ai quarti di finale. Neymar è tornato a casa, on la coda tra le gambe e nessun numero da fenomeno. Diventando oggetto dei divertimenti di un sito in particolare, che con il calcio ha poco a che vedere, ma che ha avuto l'idea di coinvolgere suo malgrado il campione brasiliano ironizzando sulle sue simulazioni.
Pornhub e le nuove categorie di simulazione. Si tratta del portale per adulti, Pornhub che ha voluto ‘omaggiare' Neymar con tre nuove categorie a tema ‘inganno': simulazione, umiliazione pubblica, pianto. Ovviamente, il doppio senso è servito, visto che tutto si può serenamente inserire in un contesto ‘caro' a Pornhub. E l'ironia del web si è riaccesa, apprezzando con grande entusiasmo l'iniziativa del portale. Il post pubblicato con le immagini di Neymar in tre posizioni che caratterizzano le altrettante categorie ha raggiunto oltre 16 mila retweet e 26 mila like.
Neymar, testimonial falso. Neymar, dunque, nuova stella del portale per adulti ma anche testimonial di una campagna molto particolare, che circola in queste settimane in Portogallo. Il brasiliano, infatti è stato preso come esempio per una pubblicità che denuncia le telefonate false al 112, promossa dall'Istituto Nazionale di Emergenza Medica: gigantografia di Neymar a terra dolorante che richiede aiuto, e la scritta a caratteri cubitali: "il 75,8% delle chiamate effettuate dai cittadini non sono reali".
