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Mondiali, Prandelli fa catenaccio: “Vincere con un’Italia difensiva? Perché no”

Il CT azzurro non rinnega il classico gioco che ha già fatto trionfare il nostro calcio: difesa e contropiede. Soprattutto se potrà portare gli Azzurri alla finale del 13 luglio. Quando il fine giustifica i mezzi.
A cura di Alessio Pediglieri
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prandelli

Il ‘catenaccio' è un po' la croce e la delizia del nostro calcio, da sempre. Quando si parla di Italia si pensa subito al motto non scritto del "primo non subire". Gli esempi sono molteplici, così come i successi ottenuti con un sistema di gioco che – malgrado nessuno lo ammetterà mai – è stato tra i più copiati e rivoluzionati nel mondo del pallone. Adesso, la moderna "fase difensiva" ritorna in auge in vista dei Mondiali in Brasile dove gli Azzurri non partiranno da favoriti ma come semplici outsiders per rovinare la festa ad altre big, tra cui il Brasile monopolizza il panorama dei pronostici. Cesare Prandelli non a caso ritorna sul tema e non si nasconde: il fine giustifica i mezzi e se per vincere il Mondiale servono partite giocate costantemente in difesa provando a pungere di rimessa, anche questo stile di gioco sarà fatto. Senza imbarazzo né vergogna.

Difesa e contropiede – Altro che Italia offensiva, altro che coppia Balotelli-Cassano titolare dal primo minuto, altro che centrocampisti che prediligono la fase offensiva, una linea difensiva alta e trequartisti e punte impegnate ad affondare il dente nelle carni delle difese avversarie. In Brasile si vedrà tutt'altra Italia o la ‘solita' Italia: tanta difesa e gioco di rimessa sfruttando gli spazi. Ad ammetterlo è lo stesso Ct della Nazionale, Cesare Prandelli che si mostra  estremamente concreto in vista della grande manifestazione: "Chiaro che metterei la firma per vincere il Mondiale con il catenaccio, perché si può vincere anche così. Ma se vuoi programmare e proporre un calcio del futuro devi avere la forza di puntare ad un calcio propositivo. Noi sappiamo di non essere la squadra più forte del mondo, ma sappiamo che possiamo mettere in difficoltà anche le più forti. Siamo contenti di questo cambio di mentalità. I giocatori si sentono più coinvolti e rispondono meglio".

SuperMario al sacrificio – In tutto questo Mario Balotelli potrebbe essere penalizzato ma proprio sul bomber del Milan il Ct confida molto: "Potenzialmente è un grandissimo campione, deve trovare solo quella serenità dentro che gli consenta di esprimere tutto il suo potenziale. In questi anni ha disperso parte delle sue energie in piccole cose. I grandi campioni non lo fanno. Il loro obiettivo è quello di vincere e di fare goal, e lui deve fare questo".

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