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Mondiali: nel segno di Di Maria, il ‘talismano’ dell’Argentina di Sabella

L’esterno del Real Madrid, che lo metterà in vendita a non meno di 50 milioni di euro, è uno dei perni inamovibili della Nazionale in Brasile: sempre in campo, adesso è diventato anche decisivo.
A cura di Alessio Pediglieri
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Fino agli ottavi di finale di questi mondiali brasiliani, l'Argentina del contestatissimo Sabella si era aggrappata al suo uomo in più Lionel Messi, la Pulce-faro di una Nazionale chiamata a vincere in terra verdeoro nella missione più difficile della sua storia. Ma proprio quando inizia la saga delle sfide del dentro o fuori, oltre allo strepitoso fenomeno che gioca nel Barça è salito in cattedra un altro campione, attesissimo e che fin qui aveva deluso: Angel Di Maria, stella del Real che contro la Svizzera segna la rete più importante, quella della vittoria e della qualificazione al 118′ minuto, a soli 120 secondi dalla lotteria dei calci di rigore consacrandosi uomo provvidenza a tutti gli effetti. Suggellando una gara perfetta che lo ha eletto all'unanimità l'"hombre del partido".

Dove gioca, vince. Sempre

Nato calcisticamente nel Rosario Central, Angel Di Maria ha trovato l'Europa con il Benfica, nel 2007 e con i Dragoni di Lisbona  in tre anni ha vinto un campionato e due coppe portoghesi prima di approdare al Real Madrid nel 2010. Dove, fino ad oggi, ha alzato al cielo due Liga, una Coppa di Spagna, una Supercoppa e una Champions League. In pratica, da quasi un decennio non passa stagione in cui l'argentino non vinca un trofeo nella squadra in cui gioca. Velocissimo, abile tecnicamente con entrambi i piedi, capace di trovare la porta avversaria con una facilità disarmante, nell'ultima stagione sotto la guida di Ancelotti viene adattato a fare la classica mezzala sinistra, ruolo in cui riesce ad esprimersi al meglio.

Punto fermo di Sabella e compagni

Malgrado abbia qualche difficoltà di farsi amare fino in fondo dai propri tifosi e alcune frizioni col club merengue, l'ultima stagione dell'argentino a Madrid gli vale un posso assoluto nell'Argentina dei Mondiali in Brasile sotto la guida di Sabella tanto contestato per le sue scelte in patria. Di Maria non è mai in discussione e malgrado l'Argentina giochi male – pur qualificandosi – il proprio girone, è sempre schierato nell'11 titolare dal Ct. Al debutto contro la Bosnia, vittoria per 2-1, gioca 90 minuti, così come nel successo contro l'Iran alla seconda gara mondiale e altrettanti nel decisivo 3-2 contro la Nigeria. E' vero, non brilla, ma la sua presenza è fondamentale per il gioco di Sabella e al quarto tentativo, contro la Svizzera diventa il vero trascinatore della squadra, al di là del gol decisivo, inserendosi di diritto nella ristretta lista dei protagonisti mondiali.

Uomo mercato che il Real vende a 50 milioni

Non a caso, Angel Di Maria è a tutti gli effetti un uomo mercato in questa sessione estiva. L'argentino ha già dichiarato che vorrebbe lasciare il Real Madrid. L'esterno non si sente pienamente apprezzato ed ha chiesto di essere ceduto anche perché lo vogliono in tanti: il Monaco, il Psg, il City, lo United e la Juventus. I blancos sono disposti a venderlo per una cifra vicina ai 50 milioni di euro, difficilmente trattabili. Il club che ha mostrato maggior interesse è il Monaco, proprio la squadra dove gioca James Rodriguez, che potrebbe prendere il posto del "Fideo" al Real. L'"El diez" della Colombia è il giocatore che sta incantando al Mondiale e sarebbe felicissimo di firmare per il Madrid di Ancelotti, tanto più che potrebbe giocare al Bernabeu insieme al suo connazionale, Radamel Falcao, altro colpo in canna del Real che ne sta discutendo con il club francese. Un triplo affare che potrebbe tranquillamente farsi perché tutti e tre i giocatori, Di Maria, James e Falcao, hanno lo stesso procuratore, Jorge Mendes, un dettaglio non da poco.

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