Mondiali, la Svizzera saluta Hitzfeld: “E’ giunto il momento di ritirarmi!”

Ottmar Hitzfeld saluta, se ne va e lascia definitivamente il calcio dopo una carriera luminosa. La Svizzera si congeda dal suo condottiero che, in questi cinque anni, ha saputo riportarla tra le grandi del calcio mondiale. Il ranking mondiale, infatti, parla chiaro ed è incontrovertibile. Shaquiri e soci sono sesti, ad un passo da quell'Argentina che meritavano di portare ai rigori finali. Un successo clamoroso per il commissario tecnico tedesco. Un'altra medaglia da attaccarsi al petto dopo quelle raccolte in patria con Borussia Dortmund e Bayern Monaco, e in Svizzera con il Basilea, Grasshoppers e Aarau. "Il mio lavoro finisce qui, sono orgoglioso della mia carriera", ha detto nel post gara contro l'Argentina: la sfida che, più delle altre, ha messo in mostra gli evidenti progressi del calcio elvetico. Lo ha fatto con il cuore reso pesante dalla scomparsa, poche ore prima del match, del fratello Winfried. Lo ha dichiarato a testa alta e senza paura, davanti alla stampa di tutto il mondo…compresa quella argentina che, ancora spaventata dai fantasmi svizzeri, da oggi avrà un altro "Hombre vertical" da applaudire. La sua corsa si ferma in Brasile, dove molte panchine hanno perso i propri proprietari. La bella favola di Ottmar Hitzfeld, termina a San Paolo e su quel maledetto palo colpito al 120esimo che, in Svizzera, ricorderanno per molto tempo.