Mondiali, l’Ital-Colombia batte la Grecia: Cuadrado innesca Armero, Gutierrez e Rodriguez completano l’opera
Lo stadio "Mineirão", pieno fino al limite della capienza e straordinariamente "giallo", per la massiccia presenza di tifosi colombiani, ha applaudito l'esordio del gruppo C e della Colombia di Josè Pekerman che, battendo 3-0 la Grecia, ha conquistato i primi punti nel girone. In attesa della sfida tra il Giappone di Zaccheroni e la Costa d'Avorio (fischio d'inizio alle 3 di notte, ora italiana), sono i "Cafeteros" a guardare tutti dall'alto e a sperare in un passaggio del turno. Con Falcao e Perez in tribuna, a tifare per i loro compagni, e Jackson Martinez seduto tristemente in panchina, la Colombia, che torna al Mondiale dopo 16 anni e l'esperienza di Francia '98, ha confermato l'ottimo stato di forma e tutto il valore della rosa dell'istrionico allenatore argentino che, nei giorni scorsi, aveva urlato a gran voce: "Saremo protagonisti". Alla Grecia, non è bastato l'orgoglio e nemmeno qualche buona occasione per rimettere in piedi una partita, che già al minuto numero cinque sorrideva ai colombiani grazie al gol del "napoletano" Pablo Armero.
Buona la seconda – Dopo l'unico precedente del 1994, vinto dai sudamericani, i novanta minuti mondiali di Belo Horizonte hanno testimoniato la differenza tra le due squadre in campo. La tecnica e la velocità dei "Cafeteros" ha subito spostato l'equilibrio, già precario, della gara. Troppo "morbida" la Grecia di Fernando Santos per impensierire il team vestito in giallo. Gli ellenici, alla loro terza apparizione mondiale, hanno messo in mostra buone individualità ma, anche, una certa fragilità difensiva. Una sfida particolare per il neutrale pubblico italiano, con otto giocatori in campo che attualmente militano nella nostra Serie A, più Socratis Papastathopoulos ex Milan e Genoa e un "pugno" di facce conosciute su entrambe le panchine. Una sfida che la Colombia ha controllato agevolmente, mostrando di reggere meglio l'urto del torrido caldo brasiliano: un'abitudine a roventi temperature che, nel corso della manifestazione, potrebbe incidere quanto e più dei gol di Radamel Falcao.
Nel segno di Cuadrado – Senza "El Tigre", sogno proibito del Milan di Adriano Galliani e Silvio Berlusconi, la stella più luminosa di questa Colombia rimane Juan Guillermo Cuadrado. L'esterno della Fiorentina (che dovrebbe aver trovato l'accordo con l'Udinese per l'altra metà del cartellino) ha giocato un ottimo primo tempo, regalando l'assist per il gol ad Armero e facendo venire il mal di testa alla difesa greca. A nulla sono serviti i cambi nella formazione avversaria. Nel secondo tempo, infatti, Fernando Santos si è giocato le carte Fetfatzidis (centrocampista del Genoa) e Mitroglou, nel tentativo di accorciare le distanze e provare a pareggiare. L'unico sussulto è arrivato al 17esimo del secondo tempo, quando Gekas si è divorato un gol già fatto colpendo la traversa di testa, a porta vuota. Troppo poco (e troppo tardi) per Samaras e compagni che sono comunque usciti tra gli applausi della sparuta e simpatica tifoseria greca. La Colombia, invece, festeggia l'esordio vincente in questo Mondiale. L'impressione, dopo questi novanta minuti, è che la squadra di Pekerman possa davvero diventare la mina vagante di un torneo che, fino ad ora, ha già regalato conferme, emozioni, polemiche e qualche sorpresa inaspettata.