Mondiali, Italia, Pirlo alza la posta: “In Brasile vinciamo noi”

Ad Andrea Pirlo non piace vincere facile e così nella conferenza stampa di oggi in vista della partita di sabato notte a Manaus contro l'Inghilterra che varrà come debutto ufficiale degli Azzurri al Mondiale brasiliano, lancia il sasso grosso senza nascondere la mano: in finale, quest'Italia ci arriverà e vincerà. Parole pesanti che stridono con tutti i pronostici di queste settimane e davanti alle ultime deludenti prestazioni di una formazione che ha alzato la voce solamente contro la Fluminense e grazie alle cosiddette "seconde linee". Adesso però, il Professore, fresco di rinnovo con la Juventus per altri due anni, non ci sta e auto candida gli Azzurri ad alzare il quinto titolo mondiale.
Il motto della società per cui gioca è chiaro: non è importante vincere. E' l'unica cosa che conta. E Andrea Pirlo sembra averlo portato anche in Nazionale: "L'obiettivo deve essere sempre il massimo, io non mi accontento di superare il turno, arrivare agli ottavi o ai quarti. Quando gioco a calcio lo faccio sempre per andare in fondo, non per passare il turno. E noi siamo una squadra competitiva. Abbiamo le carte per fare strada, l'importante è lavorare con spirito di sacrificio e crederci. Dopo il Mondiale penso di chiudere con la Nazionale, ho una certa eta' ed e' giusto dare spazio agli altri. Sarebbe inutile continuare, ma in caso di bisogno non avrei problemi a tornare".
Per Andrea Pirlo è stata una giornata molto particolare visto che nel ritiro azzurro si è presentato Juninho Permanbucano, il brasiliano ispiratore della ‘maledetta' del Professore. Con cui si è fermato a parlare, scambiarsi la maglia e farsi i complimenti. Il centrocampista della Juventus, che nella sua autobiografia ha indicato proprio in Juninho uno dei suoi idoli, ha donato al verdeoro una casacca azzurra numero 21 con la dedica "Con affetto e grande ammirazione". Juninho si è presentato con la maglia della selecao numero 21 con il nome Pirlo e una divisa del Vasca da Gama. ‘‘Lui è sicuramente più bravo di me. Parlano i trofei vinti con la nazionale e con il club. Le punizioni? Forse Pirlo è più bravo da vicino l'area di rigore, io da più lontano". Juninho ha anche consigliato a Pirlo come difendersi dal forte caldo: "So cosa vuol dire giocare con questo caldo. Pirlo ha 35 anni ma se si idrata bene in partita potrà fare un grande Mondiale".
La gioia di Pirlo non si è fatta attendere, ovviamente attraverso l'immancabile tweet di turno.