Mondiali, Italia: per Montolivo frattura della tibia. Addio Brasile
Fatale un intervento di gioco nell'amichevole contro l'Irlanda all'8′ minuto del primo tempo quando il centrocampista azzurro e del Milan ha subito un duro colpo allo stinco. Subito si è capito che si trattava di un grave infortunio con lo stesso giocatore che soccorso subito dal professore Castellacci e dallo staff medico continuava a dire "mi sono rotto". La diagnosi è arrivata qualche minuto dopo la sua uscita dal campo di gioco: frattura della tibia confermata dopo le radiografie e gli esami medici all'ospedale e Mondiali finiti ancora prima di iniziare a pensarci. Una bruttissima tegola per il clan azzurro e per il centrocampo di Cesare Prandelli visto che Montolivo era uno dei titolarissimi tra i 23 che sarebbero partiti per il Brasile. Non a caso contro l'Irlanda indossava anche la fascia da capitano. Adesso per il milanista è già tempo di pensare alla lunga riabilitazione che inizierà già oggi col rientro in Italia, destinazione Milano, clinica La Madonnina: operato, starà fuori 3-4 mesi.
Preoccupazione Abete – A parlare dell'infortunio gravissimo a Riccardo Montolivo è stato anche il presidente federale Giancarlo Abete, a fine primo tempo, senza nascondere l'ansia e il timore che il forfait del giocatore possa mettere in difficoltà la consistenza del centrocampo in vista dei Mondiali: "E' subito sembrato un infortunio grave. Dispiace per il ragazzo, si è capito subito dalla sua reazione che si trattava di qualcosa di grave. Speriamo in buone notizie. Dobbiamo mettere in preventivo queste situazioni. Peccato che sia capitato a lui dopo pochi minuti e siamo rimasti scossi. E' un test importante e c'è ancora tempo per arrivare in forma al Mondiale"
Colpo psicologico – Quanto Montolivo sia fondamentale non solo per Prandelli ma per tutto il gruppo azzurro si è visto nell'immediato post-infortunio. La partita si è fermata per circa 3 minuti e tutti i compagni sono accorsi attorno al centrocampista dolorante. Prima Verratti, poi Cassano, quindi tutti gli altri si sono voluti sincerare delle condizioni del giocatore che ha capito immediatamente la gravità dell'infortunio. E dopo che è uscito dal terreno di gioco, l'Italia non a caso ha perso concentrazione e lucidità trasformando una partita iniziata benissio in un lungo e lento susseguirsi di azioni offensive a singhiozzo dando gloria agli avversari irlandesi. Adesso con la conferma della terribile prognosi per Prandelli si complicano anche tutti i discorsi in vista della convocazione finale dei 23 giocatori da portare in Brasile, visto che dal mazzo del centrocampo è uscito suo malgrado uno dei fedelissimi del CT