Mondiali, Germania-Algeria 2-1 dts, Schuerrle e Ozil trascinano i tedeschi ai quarti (foto)

Sulla carta doveva essere più facile di quanto non sia avvenuto sul campo ma alla fine la Germania ha mantenuto fede alle attese e rispettato il pronostico della vigilia, riuscendo ad approdare ai quarti di finale dove gli uomini di Loew se la giocheranno con la Francia di Deschamps. Sono serviti i tempi supplementari per piegare le resistenze di una Algeria che mai ha abbandonato la speranza di scrivere un'altra pagina della sua storia. Schuerrle al 2′ minuto del primo tempo supplementare e Ozil al 19′ del secondo supplementare hanno gelato i nordafricani segnando le reti del 2-0 che condanna la nazionale allenata da Halilhodžić ad uscire dalla scena mondiale, malgrado l'ultimo acuto di Djebou per il gol della bandiera. A testa altissima perché ha giocato alla pari dei campioni tedeschi, soprattutto ad inizio partita e poi aggrappandosi al proprio portiere autentica colonna che ha tenuto a galla la propria nazionale sotto i colpi della Germania. Che adesso dovrà pensare a recuperare in fretta perché contro i transalpini non potrà di certo permettersi un'altra prestazione di poco superiore alla sufficienza per sperare di continuare la cavalcata verso Rio.
Alla ricerca della rivincita del 1982
Ottavo di finale sulla carta facile per la Germania di Loew contro la nazionale algerina che è tra le rivelazioni del Mondiale ma che poco dovrebbe resistere agli attacchi tedeschi che sono tra le formazioni più quotate per procedere almeno fino ai quarti. I precedenti, due, però, arridono ai nord africani che hanno vinto in entrambe le occasioni diventando di fatto una vera e propria ‘bestia nera'. Chiarissima dalle prime battute l'impostazione della partita: tedeschi che fraseggiano e impostano il gioco, algerini che attendono sulla mediana e provano a ripartire in contropiede. Ma è dell'Algeria il primo acuto all'8′ quando un'uscita fuori area di Neuer per anticipare Slimani mette il portiere della Germania in difficoltà contrastando con successo il centravanti nordamericano.
Meglio l'Algeria, tedeschi in affanno
La gara si accende, la Germania prova ad impegnare il portiere Mbolhi ma l'Algeria risponde immediatamente con le azioni personali dei suoi uomini migliori, come Feghouli che dribbla in area seminando il panico ma al momento del tiro sbaglia tutto. Al 16′, l'Algeria va anche a segno con un bellissimo colpo di testa di Soudaniche però è in fuorigioco. i tedeschi palesano qualche difficoltà di troppo per le vie centrali dove i difensori soffrono moltissimo la velocità avversaria e la personalità di alcuni giocatori che hanno buona tecnica personale. La Germania entra in confusione, sbagliando molto e perdendo le redini del gioco sulla mediana dove il pressing è alto e asfissiante. Ozil prova a rompere l'incantesimo al 23′ con un cross sbagliato che si trasforma in tiro ma è sempre l'Algeria a dare l'impressione di essere più pericolosa non appena ritrova il possesso palla.
Finale in crescendo per la Germania
In avanti la Germania si affida a Muller: due palle toccate e due tentativi per tirare in porta. Un po' poco ma basta a mettere ansia alla difesa algerina, il reparto più debole dei nordafricani, ma il risultato non si schioda dallo 0-0. Nel finale di tempo sono i tedeschi un po' più propositivi, con Ozil al 36′ che con un tiro da fuori prova a impensierire Mbolhi che si salva in due tempi. Il portiere algerino si ritrova ad essere decisivo al 40′: prima devia in due tempi un tiro di Kroos e poi sulla ribattuta si supera su Gotze, salvando la propria porta. La Germania prova a crederci nei minuti finali ma i tiri verso la porta della nazionale africana sono quasi tutti fuori dallo specchio, e il primo tempo finisce a reti inviolate.
Loew cambia, dentro Schurrle per la velocità
Loew prova subito a cambiare le carte in tavola e toglie uno spento Goetze con Schurrle che ha più corsa e velocità, ma il filo conduttore della gara non cambia: l'Algeria gioca a viso aperto e prova a mettere la sfida sulla prestanza fisica e sulla corsa, spesso, riuscendo a essere più concreta dei tedeschi. Che però al 54′ con capitan Lahm vanno vicinissimi al vantaggio con Mbolhi che si supera ancora una volta e devia in angolo con un tuffo spettacolare. Lo spettacolo c'è, le emozioni pure, manca solo il gol. I ritmi rimangono alti e i capovolgimenti di fronte non mancano con i due portieri costantemente impegnati e le difese sotto pressione.
Decisivo Mbholi, migliore in campo
A metà secondo tempo cambia anche l'Algeria che toglie un ottimo Taider da centrocampo e inserisce Brahimi che si posiziona sulla zona da trequartista per aumentare la spinta offensiva. La Germania soffre, soprattutto con i due centrali e Halilhodžić prova a crederci, offrendo ovviamente il fianco alle verticalizzazioni e al palleggio a centrocampo per i tedeschi che si presentano con maggiore facilità davanti a Mbolhi. A 10 dal termine, sembrano però averne di più gli algerini che non accennano a calare i ritmi mentre i tedeschi rifiatano e pungono non appena possono aggrappandosi a Muller che nel finale prova a risolvere la gara da solo. Prima di testa esaltando uno splendido Mbolhi e poi cercando il palleggio e tiro in area di poco fuori. Non bastano però 90 minuti di gioco per decidere chi passerà ai quarti, ci vogliono anche in questo caso i supplementari.
Schurrle e Ozil eroi nei supplementari
Parte alla grandissima la Germania che al 2′ minuto del primo tempo supplementare sull'asse Muller-Schurrle infila la rete del vantaggio schiantando sul nascere le speranze algerine di compiere l'impresa. Una doccia fredda che gela gli uomini di Halilhodžić che stentano a riprendersi subendo il pressing tedesco alla ricerca subito del raddoppio della tranquillità. L'Algeria resta sulle gambe, Muller va vicinissimo al 2-0 e il Ct algerino prova tutti i cambi a propria disposizione per immettere forze fresche in campo. All' 11′ del primo ts ci prova Mostefa con un tiro sporco che si spegne a lato: è l'occasione più ghiotta di una Nazionale oramai demotivata. Gli ultimi 15 minuti sono una autentica sofferenza. Così come il secondo supplementare quando la Germania trova il raddoppio della sicurezza con Ozil prima della rete della bandiera siglata allo scadere da Djebou