Mondiali: Francia-Germania, probabili formazioni, ultime news sul primo quarto di finale

L'Europa ha tenuto fede alle aspettative. Ai quarti di finale dei Mondiali in Brasile tra le migliori otto ci sono quattro Nazionali del Vecchio Continente. Che sarebbero potute essere di più se solo alcune delle favorite dei rispettivi gironi (leggasi, Italia o Inghilterra, Russia, Spagna e Portogallo) avessero onorato con lo spirito giusto e le prestazioni necessarie la kermesse iridata in Sud America. Ma va bene così: Francia, Germania, Belgio e Olanda rappresentano oggi il meglio del calcio europeo. Giustamente. I transalpini hanno fin qui mostrato ottimo gioco, con Deschamps che si è confermato gran maestro nel gestire uomini e situazioni, senza ancora sbagliare un colpo. La Germania di Loew è partita a razzo per poi calare cammin facendo ma dimostrando l'eterna tenuta quando il gioco si fa duro e conta solamente vincere. L'Olanda di Van Gaal ha strapazzato i campioni uscenti e sta procedendo dritto verso la replica di SudAfrica 2010 quando arrivò fino in finale a sottolineare che il calcio oranje non è una meteora ma qualcosa con basi solide e concrete. Infine il Belgio di Wilmots che faticando, soprattutto per inesperienza, sta comunque mettendosi in luce con i suoi talentuosi giocatori discontinui forse, ma di qualità riconosciuta.

Germania, la corazzata è pronta all'ennesima impresa
Adesso però, il tabellone ha messo di fronte uno scontro fratricida, tutto europeo: Francia contro Germania. Una ‘classica' del Vecchio Continente con due Nazioni che storicamente nel calcio internazionale hanno scritto pagine memorabili e che in questo Mondiale brasiliano vogliono provare ad andare fino in fondo. Sulla carta, i pronostici, seppur di poco dovrebbero dire Germania, squadra costruita per vincere e portare avanti il sogno iridato (sarebbe il quarto). La struttura della squadra di Loew non è una sorpresa, costituita da giocatori di assoluta qualità individuale e da un sistema di gioco che a tratti ha già impressionato per la semplicità del fraseggio e del possesso di palla e della capacità di penetrazione. Storicamente, i tedeschi falliscono di raro i grandi appuntamenti. Anche se arrivano alle competizioni senza i favori del pronostico (e non è questo il caso), riescono a raggiungere il minimo garantito. In Brasile sarebbe l'approdo alla semifinale, obiettivo raggiungibile solamente se si proverà a coprire il vero tallone d'Achille: la difesa.
Centrocampo e attacco, una cosa unica
Loew lo sa: quando la Germania ha il possesso palla difficilmente corre rischi. La costruzione del gioco è uno dei fondamentali su cui il Ct ha lavorato e costruito le convocazioni. Anche l'inserimento dell'eterno Lahm a centrocampo nasce da questo preciso intento e poi con una mediana di qualità e quantità tutto diventa più facile e nella vittoria ai supplementari con l'Algeria si è visto benissimo. Schweingsteiger, Kroos, Goetze, Ozil e poi ancora Drextler, Khedira, Schuerrle forniscono tante soluzioni differenti per affondare nelle difese avversarie che le assenze importanti, vuoi per infortunio vuoi per scelta tecnica, di pre mondiale (Reus, per fare un nome su tutti) non hanno per nulla influito. In avanti, stesso discorso: Muller è uno straordinario uomo-area, capace di toccare pochissimi palloni ma di trasformarli tutti in problemi avversari. Forse brutto da vedere tecnicamente, goffo e sgraziato, riesce a leggere passaggi e azioni prima degli altri, trovandosi al posto giusto nel momento giusto. Facendo la cosa giusta. Non a caso su di lui verte e verterà ancora l'intero attacco tedesco, con Klose che scalpita dalla panchina e che ha già confermato di essere letale a gara in corso.
Punto debole: la difesa. Ma rientra Hummels
C'è da registrare però la difesa. Con le diffide e le squalifiche azzerate, Loew può tornare a contare sul fido Hummels che rientrerà in mezzo alla linea arretrata contro la Francia. La sua presenza dovrebbe garantire maggior tranquillità alla linea a quattro davanti allo splendido Neuer che in più di una occasione ha dimostrato di essere un valido ‘libero' aggunto, con Mertesacker secondo centrale e le fasce affidate a Boateng e Howedes.

Francia, Deschamps ha quadrato il cerchio tra fenomeni e personalità del collettivo
La Francia di Deschamps ha fin qui fatto registrare sprazzi di gran calcio. La qualità c'è e sembra avere meno pecche dei tedeschi in fase sia di costruzione che di contenimento. Il Ct ripartirà ovviamente dal suo collaudato 4-3-3 votato allo spirito offensivo con un baricentro molto alto e un centrocampo di assoluta qualità e prestanza fisica. In difesa sono confermati gli esterni che dovrebbero essere Debuchy ed Evrà, due stantuffi affidabili mentre il cuore dell'area sarà protetto da Varane, Koscielny e Sakho, in tre per due posti da titolare. In mezzo al campo le scelte sono chiare dopo la vittoria nei minuti finali negli ottavi di finale contro la Nigeria. Un punto di riferimento sarà il giovanissimo e cristallino talento di Paul Pogba decisivo per approdare ai quarti e finalmente pronto alla prova di maturità richiesta dal Mondiale. Deschamps è riuscito ad arrivare laddove molti non credevano: una sana gestione del giovane che ha ritrovato serenità e fiducia dopo i tentennamenti e il nervosismo di inizio torneo, figlio di responsabilità non sue caricategli da stampa e tifosi sulle sue spalle. Oggi, Pogba è inamovibile e insieme a lui Cabaye e Matuidi sembrano i comprimari perfetti per reggere il centrocampo.
Spirito offensivo, tridente e centrocampo di qualità
I transalpini non rinunceranno al proprio gioco nemmeno con la Germania. Deschamps si affiderà al tridente offensivo molto largo sulle fasce per permetter a Benzema di svariare al centro. Valbuena e Griezmann avranno il compito di fare i pendolini tra l'area di rigore avversaria e il centrocampo creando spazi per gli inserimenti della mediana e alternandosi a supporto del bomber del Real Madrid. Con Giroud in panchina ma pronto ad entrare a gara in corso in caso di necessità come già avvenuto con successo.

Tre soli precedenti, nel 1982 la ‘corrida' di Siviglia
La sfida tra transalpini e teutonici è il quarto di finale più interessante di questo Mondiale. Le due squadre rappresentano due eccellenze del calcio europeo, ma nonostante la loro lunga storia hanno pochissimi precedenti nella Coppa del Mondo. Solo tre, infatti, le sfide presenti negli almanacchi, ognuna storica a modo suo. Quella più significativa è sicuramente la seminfinale del 1982 a Siviglia, passata alla storia per il pericolosissimo scontro tra Schumacher e Battiston, quando la Germania, allora dell'Ovest recupererò nei supplementari dal 3-1 al miracoloso 3-3 per poi passare ai calci di rigore. Ma le due nazionali si conoscono molto bene perché malgrado i 3 soli precedenti ufficiali, sono ben 22 le amichevoli fino ad oggi disputate.
Le probabili formazioni
Francia (4-3-3): Lloris; Debuchy, Varane, Koscielny, Evrà; Pogba, Cabaye, Matuidi; Valbuena, Benzema, Griezmann. A disposizione: Ruffier, Landreau, Digne, Sakho, Sagna, Mangala, Cabella, Mavuba, Schneiderlin, Sissoko, Giroud, Remy. Commissario Tecnico: Didier Deschamps.
Germania (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Hummels, Mertesacker, Howedes; Lahm, Schweinsteiger; Ozil, Kroos, Gotze; Muller. A disposizione: Weidenfeller, Zieler, Durm, Mustafi, Grosskreutz, Khedira, Draxler, Ginter, Podolski, Klose, Meyer, Schurrle. Commissario Tecnico: Joachim Low.