Mondiali, Corea del Sud-Algeria 2-4, il giramondo Halilhodžić vicino al traguardo storico degli ottavi di finale

Doveva essere una partita con poco "appeal", si è invece rivelata una delle più divertenti del Mondiale. Complice il flop di Fabio Capello e della sua nazionale russa, l'Algeria festeggia, pensa in grande e sogna un incredibile passaggio agli ottavi di finale dove, presumibilmente, potrebbe trovare la Germania di Joachim Loew. Agganciate entrambe alla speranza di una qualificazione, Corea del Sud e Algeria hanno divertito gli spettatori di Porto Alegre, regalando novanta minuti ad alta velocità, conditi con sei gol. Il verdetto dell'Estádio Beira-Rio, ha sorriso all'Algeria di Halilhodžić che, con questa larga vittoria, vede da vicino il traguardo del secondo posto. A quota 3 nel gruppo H, comandato (con sei punti) dal Belgio, gli algerini dovranno ora fare attenzione all'orgoglio della Russia e cercare di strappare loro almeno un punto per avere la certezza di rimanere a Porto Alegre e continuare l'esperienza mondiale. La nazionale nordafricana, che affrontava per la prima volta una squadra asiatica nella Coppa del Mondo, ha avuto la bravura (e la fortuna) di capitalizzare nel primo tempo e di resistere alla reazione avversaria nella ripresa.
Corea aggressiva ma sterile – L'undici coreano ha deluso. Ci si aspettava di più dagli scatenati coreani, dopo l'ottimo pareggio con la Russia. Dell'organizzazione tattica apprezzata in altre occasioni, c'è stata traccia solo in alcuni frangenti del match. Molto agonismo ma anche molti errori in difesa ed un modulo, scelto dal tecnico Hong Myung-Bo, che non ha saputo ribaltare lo 0-3 del primo tempo, nonostante i quattro giocatori offensivi: Chung-Yong Lee, centrocampista offensivo che gioca nel Bolton, Koo Ja-Cheol del Magonza, Son Heung-Min del Bayer Leverkusen, autore del gol del 1-3, e lo "svincolato" Park Chu-Young, già protagonista in Francia con il Monaco ed in Premier con Arsenal e Watford. Una squadra a trazione anteriore che nella prima parte ha lasciato troppo campo all'Algeria, sbagliando moltissimo, e nella seconda si è fatta accecare dalla foga di rientrare in partita e di rimettere in piedi una gara già ampiamente persa nei primi 45 minuti di gioco, dopo i gol di Slimani (26esimo), Halliche (28esimo) e Djabou (38esimo).
Meltin pot algerino – Nel Mondiale delle outsider si fa largo anche la nazionale algerina. La squadra di Halilhodžić, allenatore bosniaco esperto (ex PSG, Dinamo Zagabria e Costa d'Avorio), è ormai più che una sorpresa. L'esperienza del tecnico giramondo ha saputo "forgiare" un gruppo di atleti dal carattere forte e dalle capacità tecniche sufficientemente adatte per giocare in un Mondiale. L'Algeria, che ora punta al prestigioso passaggio agli ottavi di finale, è un "meltin pot" di giocatori che, ormai, ha già varcato i confini del calcio algerino. Giocando a fianco di campioni più quotati, gli eroi del calcio algerino hanno saputo approfondire, studiare e "rubare" tutti i segreti più importanti. L'intera squadra scesa in campo contro la Corea del Sud è, infatti, protagonista nei più importanti campionati europei: dalla Premier League alla Liga spagnola, passando anche dalla nostra Serie A con giocatori come Mesbah, Taider e Ghoulam. I quattro gol della sfida contro la Corea del Sud (il quarto sigillo è arrivato nella ripresa, grazie a Brahimi, poco prima del 2-4 di Koo), oltre a regalare un possibile sogno ai ragazzi algerini, hanno firmato un record storico: l'Algeria è, infatti, diventata la prima squadra africana a segnare quattro reti in un Mondiale. Merito di un gruppo di giocatori che potrebbe diventare pericoloso per qualsiasi avversario. Il prossimo potrebbe chiamarsi Germania.