Mondiali: Brasile-Germania probabili formazioni, ultime news sulle semifinali
Con lo shock per Neymar e la grande paura che fosse capitato qualcosa di irreparabile. Con la squalifica di Thiago Silva e un ricorso inaccettabile per la FIFA. Con l'ansia da prestazione che sta accompagnando da inizio torneo l'intera Seleçao. Così, il Brasile si sta preparando ad affrontare la partita più importante di questo Mondiale, la semifinale contro la Germania che sancirà il trionfo o la disfatta per una Nazionale che si sta portando sulle spalle un Paese intero. Perché se si arriverà fino in fondo, allora si avrà la coscienza di aver fatto tutto il necessario per non aver alcun rimpianto e nessun rimprovero; altrimenti, lo spettro della disfatta calerebbe su Scolari e il suo progetto tecnico ad un passo dalla finalissima che tutti aspettano da sempre, sfiorata ma non colta fino in fondo. Per la Germania, lo spirito sarà diverso. I tedeschi di Low avranno meno pressione addosso, con gli occhi puntati solamente sui verdeoro. Forti di aver fin qui espresso il calcio migliore, bello e concreto e di essere approdati per l'ennesima volta in un Mondiale ad almeno la finalina di consolazione. Con le idee chiare, lo spirito giusto e la voglia di raccogliere il testimone lasciato dalla Spagna nel 2010 in Sud Africa per rilanciare il calcio tedesco al quarto successo iridato.
Mentalità europea
Il Brasile non ha mai entusiasmato fino ad oggi e difficilmente lo farà contro la Germania che ha già dimostrato ripetutamente di saper proporre il proprio gioco e adeguarsi alle virtù avversarie per sfruttarne i difetti. Una lezione costante di tattica e sagacia tecnica che per Felipe Scolari è puramente utopia ritrovandosi una squadra che mastica tanto – forse troppo – calcio europeo e si è persa tra i club nel Vecchio Continente insieme alla voglia di spettacolo e di sorpresa che ha da sempre caratterizzato le Nazionali brasiliane. E se lo dice anche uno come Neymar ("non siamo qui per divertire ma possibilmente per vincere") il problema non solo è serio ma anche strutturale. Non è un caso se tra l'undici titolare spesso scelto da Scolari Fred sia l'unico a giocare nel proprio Paese dove – guarda caso – non p propriamente visto benissimo. Tutti gli altri sono emigrati in Europa dove hanno assimilato una mentalità meno ‘bailada' e più concreta.
I più brutti di sempre
E così mai la Seleçao ha deliziato i palati, fini e non, dei propri tifosi che a volte l'hanno anche duramente criticata ad inizio kermesse quando ha rischiato pesantemente il tracollo senza mai dare segnali di ripresa o di riscatto. Il Brasile più scarso della storia, il Brasile più fortunato che si sia mai visto, il Brasile che non piace e che non diverte. Ma il Brasile in semifinale c'è e questo va dato atto e merito soprattutto al Ct ‘Felipao' capace di far scelte importanti, a volte impopolari e aver portato a casa sempre il risultato che gli ha permesso la qualificazione: al primo posto nel girone, ai quarti, in semifinale. Scolari ha dimostrato di avere le spalle larghe e alla fine, riguardando il tutto come un film è stata proprio la Seleçao a dover affrontare gli ostacoli maggiori. Ha lottato sofferto e vinto contro l'indomito Cile ad un passo dall'impresa e ha fermato e battuto la sorpresa assoluta dei Mondiali, la Colombia del fenomeno nascente James Rodriguez.
Quattro su quattro per il quarto titolo
La Germania? Anche lei c'è. Quarta volta negli ultimi quattro Mondiali. Una costante quasi fastidiosa, ai limiti della noia e dello scontato. Gira e rigira i tedeschi non falliscono mai. Poi, magari perdono la finale, ma fino a lì ci arrivano spesso e volentieri. E in Brasile lo hanno fatto convincendo e vincendo. Si è già detto tantissimo della nazionale multi etnica e dal bel gioco di Loew: i tedeschi sono organizzati, uniti, concreti. Quando c'è da mettere in campo il risultato, nove volte su dieci lo ottengono a proprio vantaggio. E se lo fanno da protagonisti va a finire che contro il Brasile sono anche i favoriti dalla critica e dal pubblico. Nel segno del ‘quattro' perché se i tedeschi riuscissero nell'impresa di guadagnarsi la finalissima e vincerla, sarebbero tali i titoli mondiali vinti nella loro storia, tanti quanti l'Italia che da quasi due settimane vede Brasile2014 dalla poltrona.
Da Neuer a Muller
L'occasione sarà ghiotta perché il Brasile arriverà con le gambe pesanti e gli uomini – migliori – contati. Senza Neymar e Thiago Silva, Scolari perde più di due semplici pedine in mezzo al campo. Loew lo sa e deciderà se provare l'affondo con una vera punta di ruolo, come capitato con la Francia dove titolare è apparso Klose o ritornerà alla convinzione che meglio sarebbe non dare punti di riferimento alla difesa avversaria con Muller ‘finto nueve' e tanti trequartisti a dare appoggio alla manovra di costruzione che tante soddisfazioni ha dato fin qui. Perché per il resto non c'è molto altro da cambiare a partire da Neuer, il portiere-libero che gara dopo gara è sempre più entrato nel gioco difensivo di una squadra capace di non avere punti deboli e pronta a regalare la più cocente delle delusioni ad un popolo intero.
Probabili formazioni
Brasile (4-2-3-1): J.Cesar; Maicon, Luiz, Dante, Marcelo; Fernandinho, Paulinho; Oscar, Hulk, Ramires; Fred.
Germania (4-2-3-1): Neuer; Howedes, Hummels, Mertesacker, Lahm; Kedhira, Schweinsteiger; Gotze, Kross, Ozil; Muller.