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Mondiali, anche Mino Raiola morde: “Balotelli è disperato, il calcio italiano è morto!”

L’agente dell’attaccante azzurro ne ha per tutti. Da Prandelli fino a Barbara Berlusconi, passando dai compagni di Mario in Nazionale.
A cura di Alberto Pucci
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Dopo Adriano Galliani arriva un altro "avvocato" difensore per Mario Balotelli: il suo procuratore Mino Raiola. Parlar male dei suoi giocatori, è un po' come pestargli i piedi. Guai a muovere critiche negative. Mino, il duro, graffia e picchia (virtualmente, s'intende) proprio come alcuni dei suoi assisiti che, spesso, si sono trovati in pasticci simili a quelli di "Bad Mario". Raggiunto dalla Gazzetta dello Sport, il "Jerry Maguire" di Nocera Inferiore ha replicato in maniera decisa alle critiche piovute sulla testa di Balotelli: "Non è giusto prendersela solo con Mario, è vergognoso – attacca Raiola – E' mancanza d'equilibrio e la testimonianza che il calcio, nel nostro paese, è morto. Non mi sono stupito del fallimento azzurro. Qualcuno pensava davvero di vincere i Mondiali? Non giudico le persone, non conosco Prandelli, ma la sua idea tattica era perdente. Come si può pensare di vincere con un solo attaccante in campo? Balotelli è triste, disperato, depresso per non essere riuscito ad esprimere il suo valore. Solo Galliani lo ha difeso, dalla Figc silenzio assoluto. Mario presuntuoso? E' il solito equivoco. Risponde a modo suo a delle pressioni incredibili. Ha tutta l'Italia addosso".

Il piccone di Mino – Una cosa pare certa: le parole del procuratore di Balotelli, sono destinate a far rumore quanto l'eliminazione degli Azzurri. Dopo aver "bacchettato" il ct, Raiola sposta il tiro sui giocatori e sul sistema calcio italiano: "Ho letto le frasi di De Rossi e non voglio commentarle. A Buffon rispondo che, probabilmente, il gruppo non era così unito. Salvo solo Pirlo, che fa grandi giocate. Il nostro paese ha un cancro – spiega alla Gazzetta dello Sport – Siamo alla deriva anche nel calcio e nessuno si prende una responsabilità. A Coverciano non cambia nulla da decenni". Il futuro del giocatore più discusso è ora tutto da scrivere, sia in Nazionale che nel Milan: "Mario sta dove gli vogliono bene – chiosa il procuratore – Per Barbara Berlusconi è sostituibile? Mi chiami in sede e una soluzione la troviamo. Mario aveva altre offerte importanti. Lui al Milan c’è per cuore, lei non lo so".

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