Mondiali: Algeria-Russia 1-1, affonda anche Fabio Capello che vede l’Algeria qualificarsi
Le ultime emozioni della fase a gironi sono arrivate anche da Curitiba e dai novanta minuti tra Algeria e Russia, entrambe alla ricerca del lasciapassare per gli ottavi di finale. Era una sfida da dentro o fuori per Fabio Capello ed il suo "dirimpettaio" Halilhodzic: novanta minuti di speranza che, alla fine, hanno premiato il carattere dell'Algeria che ha sorpreso l'avversario, nonostante lo svantaggio del primo tempo. Non è stata una gran partita, specialmente nella ripresa quando l'ansia di trovare il gol qualificazione ha annebbiato le idee a Kerzhakov e compagni. La Russia, che non vinceva in un Mondiale dal 2002 (2-0 sulla Tunisia), non ha trovato nemmeno in questa occasione la vittoria, confermando le prime due deludenti partite di questa edizione. L'Algeria, invece, ha proseguito nel trend di questo Mondiale che, fin qui, ha offerto molte sorprese nei gironi e partite per nulla scontate. Nel secondo incontro ufficiale tra le due formazioni (il primo risale addirittura a 50 anni fa, 2-2 in un match amichevole), ha fatto la differenza la "papera" incredibile di Akinfeev che, all'ora di gioco, regalava letteralmente il pareggio a Slimani dopo il vantaggio istantaneo, nel primo tempo, di Kokorin.
Disastro italiano – Dopo l'eliminazione di Cesare Prandelli e quella di Alberto Zaccheroni, è toccato anche a Fabio Capello (insieme al suo braccio destro Christian Panucci) salutare il Brasile e tornare a casa a testa bassa. Un duro colpo per la Russia che sperava in una bella figura per "sponsorizzare" la prossima edizione della Coppa del Mondo che si giocherà proprio in terra sovietica nel 2018. Questo tracollo potrebbe costar caro a Fabio Capello. Dopo le dimissioni di Prandelli e Zaccheroni, anche il tecnico friulano potrebbe andare incontro ad un esonero imprevisto. A sorridere e a gridare di gioia sono, quindi, i tifosi algerini. Increduli e pazzi di felicità, i supporter delle "Volpi del deserto" traslocheranno ora a Porto Alegre: sede del prestigioso (quanto difficile) ottavo di finale contro la Germania di Joaquim Loew.
La maledizione del 1986 – L'Algeria ha avuto anche il merito di sfatare un tabù malefico che risaliva al 1986. Una tradizione negativa che colpiva le squadre africane ai Mondiali. Da Messico '86, infatti, non si erano mai qualificate agli ottavi di finale due squadre, ma sempre e soltanto una. Un trend ribaltato grazie all'impresa dei ragazzi di Halilhodzic e alla qualificazione della Nigeria che, nei prossimi novanta minuti, se la vedrà con con la Francia di Didier Deschamps. Per Slimani e compagni, invece, l'appuntamento con la storia è per lunedì prossimo al Estádio Beira-Rio. Muller e la corazzata tedesca fanno paura, ma l'orgoglio ed il coraggio degli algerini possono fare miracoli…e Fabio Capello, da oggi, ne sa qualcosa.