Mondiali 2014, Van Persie: “Da sei anni convivo con il dolore”

Robin Van Persie è uno delle tantissime star che arriva al Mondiale in condizioni non perfette. L’olandese è in buona compagnia, perché in condizioni simili alle sue ci sono giocatori del calibro di Manuel Neuer, portiere della Germania, del centrocampista della Juventus e del Cile Arturo Vidal e degli attaccanti, vincitori ex aequo della Scarpa d’Oro 2014 Cristiano Ronaldo e Luis Suarez, da poco operato al ginocchio. Van Persie almeno può consolarsi pensando ai tanti campioni che per colpa di brutti infortuni a Brasile 2014 non ci saranno come Ribery, Reus o Montolivo.
L’olandese, a onor del vero, in stagione ha patito tanti infortuni. Il trentenne attaccante del Manchester United ha abbandonato i suoi compagni a fine ottobre a causa di un infortunio muscolare e si è ripresentato in campo nella seconda metà di marzo. Dopo aver realizzato una tripletta all’Olympiacos si è nuovamente infortunato ed ha saltato la parte finale della stagione. E tutti questi infortuni, purtroppo, fanno compagnia a Van Persie da tanti anni: “Fisicamente non vanno male le cose, sto facendo dei passi in avanti. Adesso mi sento bene. Devo dire però che sono sei anni che scendo in campo avendo sempre un po’ di dolore, quindi ormai ci sono abituato.”
Van Persie, punta di diamante dell’attacco di Van Gaal che vuole farlo capitano del Manchester United, in Brasile cercherà di giocare un Mondiale all’altezza del suo nome. Perché nelle due precedenti occasioni l’ex Arsenal ha combinato molto poco. Nel 2006, forse anche causa di un mese di maggio molto burrascoso (Robin finì addirittura per qualche giorno in galera), realizzò solo un gol (alla Costa d’Avorio) in quattro partite. Mentre nel 2010 nonostante una squadra fortissima, l’Olanda giunse in finale, segnò solo contro il Camerun.