Mondiali 2010: Sudafrica Uruguay nel segno di Diego Forlan
SUDAFRICA-URUGUAY 0-3
RETI: Forlan 24′ pt e 35′ st (rig.), A. Pereira 49′ st
SUDAFRICA (4-4-1-1): Khune, Gaxa, Mokoena, Khumalo, Masilela, Modise, Letsholonyane (Moriri 11′ st), Dikgacoi, Tshabalala, Pienaar (33′ st Josephs), Mphela. (A disp: Ngcongca, Sibaya, Booth, Thwala, Davids, Parker, Nomvethe, Sangweni, Khuboni, Walters). All.: Parreira.
URUGUAY (4-3-1-2): Muslera, M.Perreira, Lugano, Godin, Fucile (25′ st Fernandez), Arevalo, Perez (46′ st Gargano), A.Pereira, Forlan, Suarez, Cavani (44′ st S.Fernandez). (Castillo, Caceres, Victorino, Eguren, Abreu, Gonzalez, Scotti, Silva). All.: Tabarez.
ARBITRO: Busacca (Svizzera).
PRETORIA. Ti aspetti Lionel Messi, Fernando Torres, Kaka o Cristiano Ronaldo e invece, per il momento al mondiale brilla la stella dell’Atletico Madrid, Diego Forlan. La "Celeste", trascinata dal suo inesauribile numero 10 affonda i “Bafana Bafana” portandoli ad un passo dal record negativo. Non è mai accaduto, infatti, che la squadra del paese organizzatore della competizione mondiale si ritrovasse a spasso già al primo giro di boa non approdando alle fasi finali. Gli uomini di Perreira ora hanno una sola possibilità: battere la Francia di Domenech con una valanga di reti. La doccia fredda per il Sudafrica arriva prorpio nel giorno commemorativo dello Youth Day. Nel lontano 1976, 20 mila ragazzi di Soweto marciarono manifestando il loro dissenso all’apartheid. Quella marcia portò con se 700 vittime e proprio nel giorno della memoria il Sudafrica si ritrova a fare i conti con la dura sentenza calcistica.
Sembrava un giorno di festa e invece arriva l’ospite indesiderato, quel Diego Forlan che ha trascinato l’Atletico Madrid sul tetto d’Europa. I “Celeste” guidano la gara fin dal fischio d’inizio mentre la squadra di casa resta inerme a guardare. Tabarez inserisce Forlan a ridosso di Cavani e la mossa si rivela vincente se non perfetta. Le prime azioni non incidono più di tanto e non spaventano i tifosi sudafricani che continuano con il rumore assordante delle loro vuvuzela. Il Sudafrica prova a tenere palla con lunghi fraseggi cercando di far calare il ritmo della gara placando così l’impeto dei “Celeste”. Al 24’ però Diego Forlan accende la luce e sveglia tutti con una parabola che lascia impietrito l’estremo difensore Khune. La reazione di Tshabalala e compagni non produce limpide occasioni da reti e l’intervallo si chiude a favore dell’undici di Tabarez.
La ripresa si apre con l’Uruguay che continua a macinare gioca, prendendo possesso della metà campo sudafricana soprattutto grazie all’intelligenza tattica del numero dieci di Tabarez. Il raddoppio arriva però solo grazie ad un calcio di rigore trasformato proprio da Forlan, ma procurato con mestiere da Suarez. Il Sudafrica chiude la partita in dieci perché l’astuzia di Suarez porta anche all’espulsione di Khune. La compagine di casa prova a salvare l’orgoglio ma le giocate individuali del solito Tshabalala e del subentrato Moriri non sortiscono effetto anzi prorpio sul filo di lana arriva il terzo gol firmata da Alvaro Perreira che fa calare il sipario e ammutolisce anche le instancabili vuvuzela.
Davide Pecchia