Mondiali 2010: Spagna-Cile 2-1, a braccetto agli ottavi
CILE – SPAGNA 1-2
RETI: 24′ pt Villa, 37′ pt Iniesta, 2′ st Millar.
CILE (4-3-3): Bravo; Isla, Medel, Ponce, Jara; Estrada, Valdivia (1′ st Paredes), Vidal; Sanchez (20′ st Orellana), Gonzalez (1′ st Millar), Beausejour. A disposizione: Pinto, Marin, Fierro, Contreras, Fuentes, Tello, Suazo. Allenatore: Bielsa.
SPAGNA (4-1-4-1): Casillas; Sergio Ramos, Piquè, Puyol, Capdevila; Busquets; Xabi Alonso (28′ st Martinez), Xavi, Iniesta, Villa; Torres (10′ st Fabregas). A disposizione: Reina, Victor Valdez, Albiol, Marchena, Arbeloa, Silva, Mata, Llorente, Pedro Rodriguez, Navas. Allenatore: Del Bosque.
ARBITRO: Rodriguez (Messico)
NOTE: ammoniti Medel e Ponce. Espulso per doppia ammonizione Estrada.
PRETORIA. Vince senza strafare la Spagna, ma è sufficiente per vincere il girone H ed evitare il Brasile negli ottavi di finale. Sconfitta dal sapore dolce per il Cile, che grazie al pareggio a reti bianche fra Svizzera ed Honduras si qualifica agli ottavi di finale a spese degli elvetici che invece escono mestamente dal mondiale.
Partita decisa da episodi, quasi tutti nel primo tempo. Partono molto meglio i sudamericani che con passaggi veloci e continui inserimenti fanno ammattire la difesa iberica. A segnare però è la Spagna, quando il portiere Bravo esce molto fuori dall'area per anticipare Fernando Torres (ma non ce n'era bisogno, c'era Ponce a coprire) e rinvia proprio sui piedi di Villa che di prima intenzione calcia dalla lunga distanza verso la porta sguarnita e apre le marcature.
Al 38′ la gara viene quasi chiusa: Torres cade dopo un contatto con Estrada, l'azione continua ed Iniesta dal limite dell'area indovina un bel tiro che termina la sua corsa in fondo al sacco. L'arbitro messicano Rodriguez però decide di dare il secondo giallo ad Estrada per il precedente intervento (del tutto fortuito ed involontario) su "El niño" mandandolo anzitempo sotto la doccia.
Nella ripresa il Cile prova a reagire, accorciando le distanze grazie al neo-entrato Millar, bravissimo a finalizzare un'azione costruita dalle retrovie ed anche fortunato perchè la sa conclusione viene deviata da un difensore spagnolo e disegna na parabola che mette fuori causa Iker Casillas.
La Svizzera (che aveva battuto la Spagna all'esordio) non riesce a segnare contro l'Honduras e quando il punteggio sembra oramai acquisito sia gli iberici che i cileni in pratica smettono di giocare ed aspettano con trepidazione il triplice fischio finale che arriva dopo due minuti di recupero. Spagna prima, se la vedrà col Portogallo, Cile secondo, se la vedrà con i carioca.
Jacopo Giove