Mondiali 2010: Maradona, che senso di profonda tristezza!
CITTÀ DEL CAPO. Con le lacrime agli occhi, come nel 1990. Stavolta però è un dolore diverso, perchè "El pibe de oro" non riesce nell'impresa di vincere il mondiale da allenatore, dopo averne vinto uno quasi da solo nel 1986 in Messico. Diego Armando Maradona analizza così la clamorosa sconfitta contro i tedeschi: "Abbiamo pagato il gol iniziale, perchè ha galvanizzato la Germania che ha trovato idee che prima del mondiale non aveva. Il risultato però è bugiardo e non rispecchia quanto si è visto in campo, i miei ragazzi non sono andati male e sono molto orgoglioso di loro. Voglio infatti rignraziarli uno ad uno, così come ringrazio chi ci è stato vicino. Nessuno dei miei giocatori è venuto qui per soldi, ma per la gloria, nonostante nei loro club guadagnino tantissimo. Siamo anche stati sfortnati, perchè abbiamo creato molto, ma loro sono stati più bravi di noi a metterla dentro. Il sogno è sfumato ma abbiamo tracciato un percorso importante dal quale ripartire".
Maradona poi parla anche del suo futuro, incalzato dalla stampa che gli sta già dando addosso. Questa la risposta del "Pelusa": "Dovrò valutare, parlare con la mia famiglia, coi giocatori ed ovviamente con la federazione. Posso anche andare via, ma ho dimostrato che alla gente il calcio che piace è questo, un calcio d'attacco fatto di gol e belle giocate. I miei giocatori devono continuare su questa strada. In Argentina tutti hanno tifato per noi e non è vero che qualcuno sarà contento di questa sconfitta, anzi, chi lo afferma mi fa arrabbiare sul serio. Gli argentini vivono di calcio, come potrebbero essere contenti oggi?"
Chiusura da par suo, dove ce n'è anche per Lionel Messi: "Leo ha fatto un grande mondiale, trovo sia stupido chi lo critica perchè in nazionale non ripete quanto fa nel Barcellona. Anche lui è triste, così come lo sono io, perchè penso sia il giorno più brutto assieme a quello in cui lasciai il calcio giocato. A 50 anni è difficile riprendersi, e a stento trovo la forza per rispondere a queste domande".
Davide Pecchia