Mondiali 2010. Inghilterra- Stati Uniti 1-1. I Three Lions stoppati dalla papera di Green.
INGHILTERRA- STATI UNITI 1-1
RETI: 4′ pt Gerrard (I), 40′ pt Demsey (SU)
INGHILTERRA (4-4-2): Green; Johnson, King (1′ st Carragher), Terry, A.Cole; Lennon, Gerrard, Lampard, Milner (30′ pt W. Phillips), Heskey (34′ st), Rooney. (A disp James, Hart, Upson, Warnock, Dawson, J. Cole, Carrick, Barry, Defoe) All. Capello.
STATI UNITI (4-4-2): Howard; Bocanegra, Demerit, Onyewu, Cherundolo; Donovan, Bradley, Clark, Dempsey; Altidore(41′ st Holden), Findley (32′ st Buddle). (A disp Guzan, Hahnermann, Bornstein, Goodson, Edu, Feilhaber, Beasley, Torres, Gomez). All. Bradley
ARBITRO: Simon (Bra)
RUSTENBURG. Se domani qualcuno titolasse: "Inghilterra 1- Green 1" forse non andrebbe criticato chissà quanto. Se la nazionale inglese facesse ricorso alla FIFA perchè gli Stati Uniti avevano 12 uomini in campo non sarebbe un ricorso tanto privo di fondamento. Che il punto debole dell'Inghiletrra fosse il portiere era praticamente una certezza, ma che si sfiorasse il ridicolo manco fosse una partita della domenica mattina nel campetto parrocchiale quello proprio no. Certo qui si sottolinea l'ovvio e forse dare tante colpe a Robert Green non è nemmeno tanto giusto, ma Fabio Capello volente o nolente deve fare i conti con la realtà, l'Inghilterra stasera era senza portiere. Se ci fosse stato James, come in molti si aspettavano forse sarebbe stata un'altra storia o forse no, ma anche se sembra utopico inventarsi qualcosa che non si ha, il tecnico italiano se vuole davvero portare l'Inghilterra ad alzare la coppa dopo 44 anni deve inventarsi qualcosa e alla svelta.
L'esordio della compagine inglese non è dei migliori nonostante la partenza con il piede pigiato sull'acceleratore ceh al vede in vantaggio dopo soli 4 minuti. Heskey fa sponda per il solito inserimento di Gerrard che con estrema freddezza batte l'estremo difensore statunitense e corre sotto la bandierina a festeggiare. Sembra tutto facile per i Tree Lions che continuano a macinare gioco e a rendersi pericolosi sulla fascia destra dove Jones è un vero motorino. I suoi cross sono insidiosi ma i suoi compagni arrivano spesso tardi all'appuntamento con il raddoppio. La squadra americana prova ad uscire, ma riesce a rendersi pericolosa solo su calcio da fermo. Poco per impesierire seriamente l'apparente corazzata inglese. Sembrava una festa per squadra di sua maestà, ma non c'è festa senza sorpresa e cosi al 40′ Dempsey (Fulham) ingaggia il suo derby londinese contro il portiere del West Ham e calcia da fuori aria senza troppe speranze. Green è ben piazzato in posizione centrale ma la palla, manco fosse avvelenata, gli scappa e finisce in rete. Beckham e Capello sembrano impietriti in panchina mentre l'estremo difensore cade nella disperazione e per tutta la partita spera nell'aiuto dei compagni.
Nella ripresa la musica non cambia e per circa 20′ c'è solo una squadra in campo. Sembra un assedio, ma un assedio che non sortisce effetto anzi è degli Stati Uniti l'occasione più pericolosa. Altindore, suona la carica e ingaggia un duello spalla a spalla con Carragher sulla fascia. L'attacente americano sembra uno schiacciasassi facendo alzare bandiera bianca al difensore inglese, entra in area e calcia forte sul primo palo, ma questa volta Green è fortunato e dopo una sua deviazione la palla si stampa sul palo facendo tirare un sospiro di sollievo ai tifosi presenti sugli spalti e non solo. Capello non vuole perdere e prova a vincere con i centimetri di Crouch, ma neanche con il longilineo attaccante del Liverpool riesce a recuperare una partita segnata dalla papera di Green e alla fine anche lui deve arrendersi all'evidenza.
"Sono amareggiato per l'errore di Green e il risultato è deludente:abbiamo raccolto di meno di quanto abbiamo seminato , ma questo è il calcio, si commettono errori e si viene condannati. Penso comunque un pareggio è sempre un punto guadagnato e sono soddisfatto per la prestazione della squadra. Siamo in condizione e si vede, abbiamo finito la partita in crescendo" ha commentato il tecnico a fine partita e per quanto riguarda il suo portiere prova difenderlo ma poi ammette che c'è tempo per decidere se sarà ancora lui a difendere la porta inglese nel prossimo incontro contro la Algeria che si disputerà il 18 giugno.
Davide Pecchia