MARCATORI: 10′ Maicon (B), 27′ Elano (B), 44′ st Ji Yun (C)
BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Juan, Bastos; Gilberto Silva, Felipe Melo (39'st Ramires); Elano (27'st Dani Alves), Kakà (33'st Nilmar), Robinho; Luis Fabiano. (Doni, Luisao, Thiago Silva, Josuè, Baptista, Kleberson, Grafite). All. Dunga 6.
COREA DEL NORD (5-3-2): Ri Myong Guk; Cha Jong Hyok, Pak Chol In, Ri Jun Il, Ri Kwang Chon, Ji Yun Nam; Mun In Guk (dal 35’ s.t. Kim Kum Il), An Yong Hak, Pak Nam Chol; Jong Tae Se, Hong Yong Jo. All. Kim Jong Hun.
C'era grande attesa per l'esordio mondiale del Brasile pentacampione, con i ragazzi di Dunga alla ricerca di una grande prestazione che rimandasse al mittente critiche e scetticismi. Tuttavia, al di là dei tre punti, ben poche sono le note positive della gara dei verdeoro nello splendido stadio di Johannesburg.
Infatti, per quasi un'ora il Brasile visto in campo è tutto fuorchè spettacolare ed incisivo. Una manovra eccessivamente lenta e compassata, rarissime accelerazioni dei giocatori di talento, poche sovrapposizioni sugli esterni: questi i nodi di un primo tempo da dimenticare al più presto. Di contro, i nordcoreani si dimostravano squadra ostica e ben organizzata, con tanta (troppa) attenzione alla fase difensiva anche se con una ovvia e giustificabile incapacità di creare pericoli alla porta di Julio Cesar, dovuta per la verità anche alla buona prestazione dei centrali brasiliani.
Nella ripresa, invece, il Brasile si mostrava subito più determinato e volitivo, gestendo meglio la palla ed affidandosi alla buona vena degli esterni Maicon e Bastos. Proprio da una combinazione sulla destra arrivava il vantaggio: Elano premiava la sovrapposizione di Maicon che inventava una conclusione straordinaria (involontaria?) che beffava il portiere nordcoreano sul suo palo. La rete sbloccava i verdeoro che cominciavano a macinare gioco, con un Robinho finalmente nel vivo del gioco ed un Elano puntuale e diligente. Proprio il centrocampista esterno metterà a segno il raddoppio, finalizzando con grande classe uno splendido assist di Robinho e regalando una piccola gioia a Dunga (che lo preferisce al beniamino dei giornalisti Ramires).
Poche emozioni da parte brasiliana nel finale, a parte la solita imprecisione in zona offensiva dello stesso Robinho e la sostituzione di un evanescente Kakà, mentre a premiare gli sforzi di una generosa Corea del Nord arrivava la storica rete del trentacinquenne Ji Yun, che fissava il risultato sul definitivo 2 a 1. Insomma, 3 punti fondamentali, ma Dunga sembra avere ancora molto da lavorare per provare a conquistare la sesta Coppa del Mondo.