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Mondiale, Italia: infortunio a De Rossi, spina per Prandelli

L’Italia perde De Rossi: edema al polpaccio, niente Uruguay. Il dottor Castellacci: “Sul piano medico possiamo parlare di lesione di primo grado. Tempi di recupero? Incerti”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Daniele De Rossi in campo contro l'Uruguay? "Al momento è altamente improbabile". Parola del dottor Castellacci. "Visto il tipo di infortunio, non posso dare dei tempi di recupero precisi". Il centrocampista azzurro e della Roma è bloccato da un infortunio muscolare: edema al polpaccio, come evidenziato dalla risonanza magnetica a cui s'è sottoposto. Quanto ai tempi di recupero il responsabile dello staff medico della Nazionale non s'è sbilanciato, alimentando preoccupazione: "Tempi di recupero? Incerti". Brutte notizie per l'Italia di Prandelli a pochi giorni dal match-verità contro l'Uruguay, partita che vale il passaggio del turno: agli Azzurri basterebbe il pari per passare come seconda classificata, ma così facendo finirebbe nella parte del tabellone dove può incrociare molte squadre "pericolose", come il Brasile. Meglio, magari, battere dal 2-0 in su l'Uruguay e sperare che faccia altrettanto l'Inghilterra con il Costa Rica: in quel caso, l'Italia passerebbe come prima classificata, evitando (sulla carta) diversi problemi fino ad un'eventuale semifinale, dove potrebbe incrociare l'Argentina.

C'era grande attesa per l'esito degli esami strumentali e le impressioni, che già non erano buone, si sono confermate tali. Anche perché De Rossi, oltre a non partecipare alla sfida con la Celeste, rischia uno stop anche più lungo. "Non ci sono lesioni alle fibre muscolari, ma un edema al soleo – ha aggiunto Castellacci -. Sul piano medico possiamo parlare di lesione di primo grado. Poi, come per De Sciglio, seguiremo il recupero giorno per giorno".  A questo punto, incassato il forfait, probabile conferma per Thiago Motta nel centrocampo azzurro. Salvo, ovviamente, cambi di modulo: non si esclude infatti che Prandelli possa optare per un 3-5-2 simile a quello della Juventus, con la linea difensiva che sarebbe formata da Buffon in porta, ed il trio Bonucci, Barzagli e Chiellini davanti a lui.

Il caldo non è un'attenuante.  "Abbiamo giocato con 29 gradi e il 65% dell'umidità e i giocatori lo hanno sofferto più che a Manaus – ha aggiunto il dottore della Nazionale -. Non è il caso di enfatizzare il discorso climatico, è una delle variabili della partita ma ce ne sono tante…".

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