Mondiale in Brasile, il Camerun minaccia il boicottaggio

Il Camerun minaccia (ancora una volta) di non partecipare al Mondiale in Brasile. A pochi giorni dal fischio d'inizio (12 giugno, Brasile-Croazia è la partita inaugurale), i Leoni d'Africa sono ai ferri corti con la Federazione per la questione relativa ai premi per la Coppa: non c'è intesa – come rivelato dal portale camfoot.com – al punto da sfiorare il clamoroso boicottaggio da parte della nazionale che è inserita nel Gruppo A assieme alla Seleçao di Scolari, alla Croazia e al Messico (a Natal, il 13 giugno, prevista la prima gara per Eto'o e compagni). Tutti i calciatori che dovevano imbarcarsi sul volo per il Sudamerica, hanno rifiutato di salire a bordo dell'aereo che avrebbe dovuto condurli nella Nazione verde-oro e sono rimasti nello scalo di Yaoundé, in attesa di una mossa della Federazione.
Il Camerun non parte per il Brasile
Il tiro alla fune dei calciatori va avanti da tempo, al punto da essere pronti a gesti clamorosi come annunciato prima dell'ultima amichevole, a Yaoundé, contro la Moldavia. Poi i calciatori hanno giocato regolarmente quell'incontro ma sulla partecipazione del Camerun al Mondiale grava come una spada di Damocle la guerra intestina tra squadra (capeggiata da Eto'o) e i vertici della Federcalcio.
La protesta ridimensionata
Un bonus di oltre 76 mila euro, dovrebbe essere questo il premio di partecipazione per ogni calciatore. Vicenda risolta? Sembrerebbe di sì. "La verità che è stato raggiunto un accordo e non c'è bisogno di tutto questo sensazionalismo – ha ammesso il ct del Camerun, Volker Finke -. Non era un caso così grande come è stato descritto negli ultimi giorni".
Le minacce di morte a Eto'o
Timore per la sicurezza personale (viaggia scortato da agenti e non mangia coi i compagni di squadra) e minacce di morte, poi la storia del complotto ordito nei suoi confronti dai compagni di squadra. Ad alimentare polemiche pochi mesi fa furono le parole di Samuel Eto'o: dal ritiro del Camerun, durante la conferenza stampa di presentazione della partita di ritorno dei playoff contro la Tunisia per la qualificazione al Mondiale in Brasile, accusò i compagni di nazionale di volergli passare palla come forma di ostracismo nei suoi confronti.