Mondiale 2010: L’Inghilterra non sa più vincere e finisce nel baratro
INGHILTERRA – ALGERIA 0-0
INGHILTERRA (4-4-2): James, Johnson, Carragher, Terry, Cole, Lennon (18’ st Wright-Phillips), 4 Gerrard, 8 Lampard, Barry (39’ st Crouch), Heskey (29’ st Defoe), Rooney.
(A disp: Green, Hart, Dawson, Upson, Warnock, Carrick, Joe Cole, Milner). All.: Capello
ALGERIA (4-4-2): M’bolhi, Bougherra, Halliche, Yahia, Belhadj, Matmour, Yebda (43’ st Mesbah, Lacen, Ziani (36’ st Guedioura), Kadir, Boudebouz (29’ st Abdoun).
(A disp: Chaouchi, Gaouaoui, Guedioura, Laifaoui, Mansouri, Belaid, Mbouli, Saifi, Djebbour). All.: R.Saadane.
ARBITRO: Ravshan Irmatov (Uzbekistan).
CITTA’ DEL CAPO. Notte di dolore e tormento per Fabio Capello inchiodato da un’Algeria che in 90’ minuti mette in evidenza tutti i limiti della sua Inghilterra che, dopo una marcia trionfale nelle qualificazioni, non riesce più a vincere da quando è in territorio sudafricano.
La più brutta Inghilterra dell’era “capelliana”: senza grinta, senza gioco e totalmente priva dei suoi uomini significativi. Heskey si ritrova nelle terre di nessuno lontano dalle azioni di gioco, Lennon sembra un ragazzino alle prime armi prossimo al debutto nel campo parrocchiale. Gerrard e Rooney, praticamente, non pervenuti. E così basta un gioco da “abc” come quello dell’Algeria e una difesa ben schierata per far vacillare una delle potenze di questo mondiale. Nel primo tempo l’unico trillo è un tiro da fuori di Lampard che non impensierisce più di tanto l’estremo difensore delle “volpi del deserto” M’bolhi.
Nella ripresa, dopo magari una super ramanzina di Capello ci si aspetta la reazione inglese, ma è una vana speranza. L’Inghilterra non c’è, è priva di idea e non costruisce nessuna reale azione da gol. Nemmeno la trazione anteriore inserita dal commissario tecnico attraverso gli innesti di Crouch, Defoe e Wright- Phillips destano gli inglesi dal sonno profondo.
Il reparto difensivo algerino non lascia spazia costringendo gli avversari a qualche velleitario tiro da fuori con Heskey e Defoe ma non c’è nulla da fare, i Tree Lions sembrano in gabbia e portano a casa solo un punto. Nel giorno del suo compleanno Fabio Capello si ritrova con una squadra demotivata che ora per approdare alla fase finale dovrà battere a tutti i costi la Slovenia.
Davide Pecchia