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Monaco, Glik “aspetta” la Juve: la foto pubblicata dal polacco fa già discutere

L’ex capitano del Torino, ritroverà la vecchia signora nella doppia semifinale europea. Dopo più di 150 partite in maglia granata, per il polacco è ancora tempo di derby. Per l’occasione, il difensore ha pubblicato su Facebook il duro intervento che gli costò il rosso in una sfida allo “Stadium”,.
A cura di Alberto Pucci
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Il destino si è divertito con Kamil Glik. Il difensore polacco, sbarcato a Montecarlo nella scorsa estate, non poteva certo immaginare di arrivare a giocare una semifinale di Champions League…e per giunta contro la sua rivale degli ultimi anni: la Juventus di Massimiliano Allegri. Nei primi giorni di maggio, il Monaco di Leonardo Jardim sarà alle prese con il doppio impegno europeo. Una sfida che, per il difensore ex Torino, avrà ovviamente un sapore particolare. Per nulla intimorito dall'affrontare i campioni d'Italia, Glik ha condiviso la sua gioia per il sorteggio con i suoi "amici" di Facebook. Per l'occasione, il 29enne polacco ha tirato fuori dall'album dei ricordi una fotografia di un derby passato, che lo ritrae in azione con la maglia granata. Uno scatto che, però, ha alimentato i commenti più duri della tifoseria juventina.

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Glik e De Sanctis con il dente avvelenato

Nell'istantanea pubblicata, si vede l'ex giocatore del Toro entrare con il piede a "martello" sull'allora bianconero Giaccherini. Un intervento che costò a Glik l'espulsione in quel derby e spianò la strada alla Juventus che, alla fine, dilagò segnando tre reti alla formazione di Giampiero Ventura. Insieme al polacco, che si era augurato di incontrare i bianconeri già nei quarti di finale ("Vogliamo vendicare la sconfitta del 2015, quella gara qui se la ricordano tutti"), ci sarà anche Morgan De Sanctis: portiere di riserva della squadra monegasca. Anche per l'ex di Roma e Napoli, sarà una gara dal fascino particolare che richiamerà alla mente del portiere alcune dichiarazioni particolarmente piccate nei confronti della vecchia signora bianconera. "Con la Juve non si gioca mai ad armi pari – dichiarò De Sanctis, alcuni anni fa, alla "Gazzetta dello Sport" – fa riflettere la sproporzione su quanto hanno vinto in Italia e in Europa. Da noi il potente ha sempre ragione e loro studiano come influenzare gli arbitri".

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