MLS, i Red Bulls vincono il primo derby di New York

Per la prima volta la città di New York ha vissuto un derby calcistico. Ieri sera infatti hanno giocato i Red Bulls, squadra che da oltre vent’anni gioca nella Major League Soccer, e il City, nuova franchigia che è di fatto una costola del Manchester City (co-proprietario del team con gli Yankees di Baseball). La sfida negli States è stata presentata come fosse una sfida importantissima dei playoff NBA, i paragoni con i grandi derby di Madrid, Roma, Milano o Atene si sono sprecati. La partita andata in onda su due canali della Fox (uno in lingua inglese e uno in lingua spagnola) e i tifosi hanno vissuto il match come si fa per le grandi stracittadine, eppure quelli del City sono tifosi nuovi, perché il club è nato ufficialmente da pochi mesi.
Sugli spalti c’è stata grande passione e grande partecipazione, in campo la lotta non è mancata. I Red Bulls di New York, passano subito in vantaggio con Bradley Wright-Phillips, bomber del club (27 gol lo scorso anno) e fratello di Shaun ex del Manchester City. Il City trova il pari, ma il guardalinee sbandiera il gol è annullato. I Red Bulls restano in dieci al 35’ quando viene ammonito per la seconda volta Matt Miazga. Il City si getta all’attacco con convinzione, ma subisce a inizio ripresa il secondo gol, il marcatore è sempre Wright-Phillips. Nell’ultimo quarto d’ora accorcia Mullins, subentrato poco prima a David Villa, la superstar della squadra. I Red Bulls vincono per 2-1 e rispettano così il pronostico, perché la squadra che fu di Henry è terza nella Eastern Conference, mentre il City è ottavo e ieri ha perso la quarta partita consecutiva. La gara di ritorno, al Bronx, si prevede focosa, e il City potrà schierare Frank Lampard, uno che di derby se ne intende.