Mino Raiola e suo cugino Vincenzo squalificati per 3 mesi dalla Figc

Squalifica di 3 mesi, dal 9 maggio al 9 agosto. E' la sanzione che la Commissione procuratori sportivi della Figc ha inflitto a Mino Raiola – uno degli agenti di calciatori più potenti nel panorama internazionale – e a suo cugino Vincenzo [anche se in misura minore e quantificabile in 2 mesi di stop]. Cosa significa? Che per un periodo di oltre un mese in pieno calciomercato nessuno dei due potrà tessere la trama delle trattative né chiudere affari fino al prossimo 9 agosto.

Perché Mino Raiola e il cugino sono stati puniti?

A pesare sulla decisione presa dalla commissione sarebbe stato il cosiddetto ‘Caso Scamacca' – come chiarito dalla Gazzetta dello Sport – che risale a quattro anni fa. L'attaccante allora faceva parte del settore giovanile della Roma ma qualcosa non andò per il verso giusto quando la società mise in cantiere la possibilità di fargli firmare un contratto da professionista a 16 anni. Chiaro il tentativo di blindare il calciatore ma fallì anche grazie allo straordinario ‘tempismo' e alla capacità di persuasione da parte del Psv che riuscì a portare il giocatore in Olanda.

Il comunicato della Figc sulla sanzione

La Commissione procuratori sportivi – si legge nel comunicato pubblicato dalla Figc sul caso in oggetto – ogni altra eccezione, deduzione e difesa rigettata, condanna i sig.ri Carmine Raiola e Vincenzo Raiola, in proprio ed in qualità di legali rappresentanti delle società da essi rappresentate (e nello specifico, quanto al Carmine Raiola, della società Three Sports Business Ltd., 40 Villa Fairhomme, Sir. Augustus Bartolo Street, Tà Xbiex Malta; quanto al Sig. Vincenzo Raiola, della società Viesse Sport Limited, 10 Maccurtain Hill, Clonakilty, Cork, Ireland), alla sanzione della sospensione dall'esercizio dell'attività di procuratore sportivo nella misura, rispettivamente: quanto al sig. Carmine Raiola, di mesi 3; quanto al sig.Vincenzo Raiola, di mesi 2.