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Minacce di morte ai calciatori dello Xerex

“Con i vostri soldi pagherete le bare”. E’ questa la scritta che ha ‘accolto’ staff tecnico e giocatori del club spagnolo retrocesso in Seconda Divisione B. E in mezzo al campo erano piantate croci coi nomi indicati a mo’ di lapide.
A cura di Maurizio De Santis
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le scritte offensive sulla pista d'atletica

"Con i vostri soldi pagherete le bare". E poi le croci piantate in mezzo al campo d'allenamento: una per ogni calciatore, staff tecnico e dirigenti compresi, col nome indicato sopra a mo' di lapide. E' la macabra scoperta in cui si sono imbattuti i tesserati dello Xerex, club spagnolo retrocesso un paio di settimane fa in Seconda Divisione B e alle prese con una difficile situazione finanziaria. In diversi punti della pista d'atletica che circonda il rettangolo verde, invece, sono state scritte frasi inequivocabili: minacce di morte che ignoti (le indagini sono immediatamente scattate) hanno rivolto al gruppo, costretto a posticipare la consueta seduta di lavoro per consentire i rilievi del caso. Il club ha emesso un comunicato ufficiale con il quale ha censurato duramente l'episodio.

Condanniamo le minacce fatte ai nostri giocatori, ai quali va tutto il sostegno della Società in questi momenti delicati. Quanto accaduto verrà denunciato all'autorità competenti, a cominciare dalle registrazioni delle telecamere di sicurezza del campus. Da queste si evince l'arrivo all'alba nei pressi della struttura di un veicolo sospetto. Tali atti, infine, non rappresentano i sentimenti della tifoseria ‘Xerecistas' che è sempre stata conosciuta per il suo comportamento esemplare.

Analogia italiana. Un paio di episodi simili sono accaduti ad Ascoli (nelle settimane scorse), quando i bianconeri (alle prese con una situazione di classifica difficile in Serie B) furono accolti da croci e striscioni offensivi (‘E' finita la pazienza, o salvezza o violenza'), sempre al campo d'allenamento. Accadde la stessa cosa ad Avellino, nel 1992. Allora 16 croci, dal significato inequivocabile, furono piantate sul campo del club irpino. Erano dedicate a ciascuno dei giocatori della rosa. E tanto per non lasciare dubbi, sotto il nome del giocatore misero la data della fine del campionato. Analogo episodio accadde nel marzo 2008 nello stadio di Massa Carrara, dove dopo la sconfitta nel derby con la Lucchese furono trovate 12 croci piantate sul terreno. Nello stesso anno, ad aprile, toccò al Modena. La croce comparve dopo un pesante 1-4 nel derby con il Bologna.

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