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Minacce a Xherdan Shaqiri, il Liverpool lascia a casa il calciatore albanese kosovaro

Martedì i Reds sono di scena in Serbia per la quarta giornata della fase a gironi di Champions, giocano a Belgrado contro la Stella Rossa. Jurgen Klopp ha spiegato le ragioni che lo hanno spinto, d’accordo con il club, a non convocare Xherdan Shaqiri: l’esterno d’attacco di origine albanese-kosovara è stato escluso dopo i messaggi intimidatori ricevuti in occasione della trasferta.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Liverpool ha deciso di lasciare a casa Xherdan Shaqiri. L'esterno d'attacco di origine albanese-kosovara è stato escluso dalla lista dei convocati dopo le minacce ricevute in occasione della trasferta in terra serba dei Reds. Gli inglesi saranno di scena martedì 6 novembre alle 18.55 a Belgrado contro la Stella Rossa, l'ex calciatore di Bayern Monaco e Inter però, non partirà assieme alla squadra. Non per questioni politiche – fa sapere il tecnico tedesco – ma per motivi di sicurezza e soprattutto evitare qualsiasi forma di distrazione oppure turbativa per la squadra che ancora non ha messo al sicuro la qualificazione agli ottavi di finale di Champions.

La decisione presa e spiegata da Jurgen Klopp. La differenza di valori espressa dalla classifica e dalle rose è tale da dare (quasi) per scontata la vittoria del Liverpool ma il fattore ambientale potrebbe colmare questo gap. E i messaggi intimidatori rivolti a Shaqiri (svizzero di adozione, non ha mai dimenticato le proprie radici) hanno fatto scattare il campanello di allarme. E' stato lo stesso Klopp a spiegare le ragioni di una scelta che non può non destare polemiche: possibile che un calciatore debba essere lasciato a casa per motivi del genere?

Abbiamo sentito e letto tutte le speculazioni sulla vicenda – ha ammesso l'allenatore tedesco al sito ufficiale del Liverpool -. Abbiamo discusso e fatto tutte le valutazioni sul tipo di accoglienza che avrebbe ricevuto e, anche se non sappiamo cosa succederà, vogliamo arrivare a Belgrado concentrati e non pensare a nient'altro. Se qualcuno pensa che stiamo lanciando un segnale, un messaggio politico sbaglia. Non c'è alcuna intenzione da parte nostra però non vogliamo distrazioni e pensiamo solo a giocare al calcio che è la cosa importante davvero. Xherdan è un nostro giocatore, abbiamo grande considerazione di lui ma martedì non sarà con noi.

Il gesto dell'aquila bicefala durante i Mondiali di Russia. La Guerra nei Balcani e il corredo di orrore accessorio che ha scandito la storia del conflitto etnico ha lasciato ferite insanabili. Shaqiri aveva alimentato le proteste dai parte dei serbi per aver esultato dopo un gol mimando il gesto dell'aquila bicefala. Cosa significa quel gesto? E' un modo per inneggiare all'Albania e all'indipendenza kosovara da Belgrado. La Fifa, che per regolamento vieta atteggiamenti del genere, aveva multato l'attaccante svizzero.

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