Milinkovic-Savic gela il Palermo: Inzaghi in zona Champions, De Zerbi a rischio panchina
Il derby è vicino e la Lazio si avvicina alla stracittadina forte dell'ennesima vittoria: la seconda consecutiva, dopo l'ottimo pareggio colto al San Paolo di Napoli. La squadra biancoceleste è infatti passata con merito anche al "Barbera": terreno di conquista ormai per tutte le squadre di Serie A. Il Palermo, unica squadra dei cinque principali campionati europei a non avere ancora conquistato un punto in casa, ha dovuto abbassare la testa anche di fronte ai capitolini. Una sconfitta figlia della rete di Milinkovc-Savic, ma anche della poca pericolosità dei siciliani davanti a Strakosha. La situazione in casa rosanero ora è davvero pesante. In piena zona retrocessione e dentro ad un tunnel dal quale non riesce ad uscire, l'undici di De Zerbi ci ha messo molta grinta e tanta volontà, ma è comunque uscito dal campo sconfitto. Sorride invece Inzaghi. La sua Lazio continua a sorprendere ed è più che mai in corsa per la Champions League.
Gioia biancoceleste
Alla ricerca disperata della prima vittoria casalinga e di punti pesanti per allontanarsi dalla zona calda della classifica, il Palermo si è presentato in campo con un modulo nuovo e con Diamanti dietro la punta Nestorovski. Una decisione, quella di De Zerbi, che non ha però sorpreso l'undici di Inzaghi. La prima grande occasione, infatti, l'ha avuta la Lazio: vicina al gol al 21esimo con la traversa di Immobile. Al bomber biancoceleste ha tentato di rispondere Diamanti: l'unico davvero pericoloso in casa rosanero grazie al suo lavoro tra le due linee laziali.
La Lazio si è dimostrata invece più cinica e letale. Il gol spacca partita è arrivato poco dopo la mezzora di gioco, grazie ad un tap-in di Milinkovic-Savic: bravo ad approfittare del cross di Basta. Dopo una buona occasione per Nestorovski (sinistro sbilenco davanti al portiere laziale), i romani hanno sfiorato il 2-0 con Immobile (chiuso dalla difesa siciliana) e, nel finale di primo tempo, anche con Radu: sinistro violento, respinto da Posavec. Prima del fischio dell'arbitro Guida, i padroni di casa sono comunque andati vicini al bersaglio grosso con una zampata di Nestorovski: terminata sul fondo di poco.
Lazio in controllo
Al rientro in campo, De Zerbi ha preferito lasciar fuori Diamanti (ammonito nel primo tempo e troppo nervoso) e inserire Quaison. L'ingresso dello svedese ha dato una leggera scossa ai siciliani: insidiosi con Aleesami dopo soli tre minuti. Terminato l'assalto iniziale del Palermo, gli ospiti sono tornati a prendere possesso del gioco. La squadra di Inzaghi si è resa pericolosa al 56esimo con Parolo e subito dopo con una sassata dalla distanza di Keita, terminata alta sopra la traversa.
Con il derby alle porte, Inzaghi ha preferito attingere dalla panchina. Con Lukaku e Djordjevic in campo, al posto di Lulic e Felipe Anderson, la Lazio ha saputo proteggere il risultato prezioso. Il Palermo ci ha provato fino alla fine, mettendo però in mostra i soliti difetti in fase offensiva. L'arrembaggio finale, giocato in inferiorità numerica per l'espulsione di Gonzalez, non è così riuscito a generare il pareggio. Tanto movimento per nulla, dunque, per i ragazzi di De Zerbi: tecnico che, dopo questa sconfitta, è sempre più in bilico. Alla squadra siciliana serve una scossa e, come al solito, potrebbe arrivare da un nuovo inevitabile cambio di guida tecnica.