Milik: l’infanzia difficile, l’esplosione all’Ajax e il Napoli nel futuro

A Napoli è sbarcato Arkaduisz Milik. Ufficialmente il giocatore è transitato all’ombra del Vesuvio perché doveva partire alla volta di Capri, dove si rilasserà dopo un eccellente Europeo. Ma in realtà pare che il suo procuratore stia trattando con il club partenopeo, che sta cercando di realizzare un grande colpo. Milik è stato uno dei migliori attaccati di Euro 2016 e piace a tante squadre italiane (Juve, Roma e Milan). Oggi tutti lo vogliono e tutti lo cercano. Ma la vita di questo ragazzone polacco non è stata tutta rose e fiori. Perché quando ha appena sei anni Milik perde il papà. Questo evento traumatico segna l’infanzia di Arkadiusz che si rende protagonista di piccole rapine ad alcuni negozi, e scopre anche il fumo. La sua vita cambia quando incontra Slawomir ‘Moki’ Mogilan, che prima degli altri capisce che il ragazzo ha grandi qualità.
Sboccia nell’Ajax
Con Mogilan, che lo guida nelle giovanili del Katowice, Milik cresce parecchio e poco più che sedicenne esordisce da professionista. Rapidamente sboccia e passa al Gornik Zabrze con cui realizza 11 gol. Al polacco vengono proposti dei provini al Tottenham e al Reading, ma lui preferisce la Bundesliga. Al Bayer Leverkusen però non si ambienta, viene ceduto in prestito all’Augsburg, ma le cose non vanno meglio. La sua vita calcistica cambia in Olanda. Milik passa all’Ajax e nel 4-3-3 di Frank De Boer diventa un grandissimo goleador: 47 gol in 75 partite nelle ultime due stagioni.
Centravanti moderno
Milik è il prototipo del centravanti moderno. Perché sostanzialmente il calciatore che piace al Napoli sa fare tutto. Lui ha le caratteristiche del centravanti vecchia scuola, perché grazie al suo fisico fa a sportellate con gli avversari, ma lavora moltissimo per i compagni, all’Europeo si è messo a disposizione del totem Lewandowski. E naturalmente fa un sacco di gol.
Splendido Europeo
Adam Nawalka non ha mai rinunciato a lui. E Milik non ha deluso il suo c.t., perché il primo gol di Euro 2016 della Polonia lo ha realizzato lui, un centro decisivo contro l’Irlanda del Nord. Le prestazioni sono state sempre buonissime ed ha dimostrato grande freddezza nelle due sfide della Polonia che si sono decise dal dischetto, Milik non ha sbagliato né contro la Svizzera né contro il Portogallo.
Napoli nel futuro?
Adesso con 61 gol segnati in carriera a soli 22 anni, a quell’età Higuain ne aveva realizzati 50, Ibra 47 e Suarez 55, potrebbe finire in Italia e più precisamente al Napoli. Le sue caratteristiche sembrano quelle ideali per il gioco di Sarri. Dovesse firmare adesso sarebbe il vice Higuain, ma il ‘Pipita’ potrebbe andare via e Milik potrebbe passare dall’essere il compagno in nazionale di Lewandowski ad essere l’erede in azzurro di Higuain.