Milan, vendita da Berlusconi a Yonghong Lì: la procura apre un fascicolo
Dopo le tre ‘segnalazioni di operazioni sospette’ trasmesse nei mesi scorsi dall’Unità di informazione finanziaria di Bankitalia alla Guardia di Finanza in relazione alla vendita del Milan all’imprenditore cinese Yonghong Li la Procura di Milano ha aperto un fascicolo a modello 45, ossia il registro degli atti non costituenti notizia di reato. Dunque non ci sono né ipotesi di reato né indagati.
Aperto il fascicolo
Il procuratore di Milano Francesco Greco lo scorso 13 gennaio aveva detto: “Allo stato non esistono procedimenti penali sulla compravendita dell’A.C. Milan”. Adesso si è saputo che il dipartimento guidato dal procuratore aggiunto Fabio De Pasquale ha aperto un modello 45, dove ha raccolto il rapporto della Guardia di Finanza che sostiene le tre ‘sos’. Al momento non sono state effettuate rogatorie o non ci sono state altre attività d’indagine. Le ‘sos’ sono segnalazioni da banche, intermediari finanziari o altri operatori del settore anche professionisti, che possono inviare all’Uif di Bankitalia coloro che ‘sanno’, sospettano o hanno ragionevoli motivi per immaginare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. Sulla base degli atti ricevuti dalla Fiamme Gialle gli inquirenti hanno iniziato a indagare.

Il fondo Elliott a fianco del Milan
Il fondo Elliott è pronto a sostenere il Milan anche con iniezioni di liquidità per permettere alla squadra di arrivare con serenità al termine della stagione di campionato. Secondo alcune stime il fabbisogno della società fino a giugno potrebbe oscillare tra i 30 e i 35 milioni di euro. Dati i segnali delle difficoltà finanziare dell’imprenditore Yonghong Li, Elliott ha dato la propria disponibilità a sostenere il Milan, anche con iniezioni di liquidità a seconda delle necessità del Milan e nel caso in cui Li non fosse in grado di fare la propria parte.