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Milan, tutto pronto per l’addio a Leonardo. Chi può essere il nuovo allenatore?

Leonardo è quasi al congedo. Pesano le scelte estive per una campagna acquisti che si è rivelata deludente con l’approdo alla sola Europa League. Già avviati contatti con il Psg. Dubbi per la panchina. Se prevale la linea della continuità Gattuso resta, altrimenti spazio al nuovo: Sarri, Giampaolo o Di Francesco.
A cura di Alessio Pediglieri
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Non resterà di certo con le mani in mano Leonardo qualora il Milan decidesse di provvedere al ribaltone dirigenziale. Il brasiliano sembra essere stato inserito in cima alla lista degli ‘indesiderata' da parte di Gazidis che sta prendendo sempre più piede all'interno del club guidato dal Gruppo Elliott che valuta rinnovamenti interni. Oltre a Leonardo potrebbe arrivare la fine anche dell'esperienza (impalpabile) di Paolo Maldini, con arrivi graditi all'ex ad dell'Arsenal.

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Leonardo paga una campagna acquisti non vincente. Tanti soldi e investimenti effettuati la scorsa estate per poi approdare in Europa League non appaiono mosse utili a perorare la propria causa e avere diritto di parola sulle scelte future. Per questo, appare inevitabile un addio entro le prossime settimane, con un mercato europeo che guarda con interesse l'evolversi della situazione. Come dirigente, Leonardo non dispiace a molti club, soprattutto esteri, tra cui spicca il Psg.

Ritorno al Psg

Leonardo non dovrebbe rimanere dunque ‘disoccupato' per molto tempo, tanto che alcuni credono ci siano già stati dei contatti informali con Parigi. Per lui, infatti, si parla di possibile ritorno al PSG, un ritorno al passato dopo il biennio fruttuoso passato a Parigi dal 2011 al 2013, periodo nel quale creò buona parte dell'ossatura della squadra attuale con gli acquisti di Thiago Silva, Marquinhos e Cavani su tutti.

Le mosse di Gazidis

Speculazioni, che hanno fondamenta di verità perché le frizioni tra la nuova dirigenza di Gazidis che spinge per avere suoi sodali come Campos oggi al Lille (società del Gruppo Elliot) sono reali. Anche se da Milanello non filtrano segnali di rottura con l'amministratore delegato, l'esistenza di contrasti di vedute tra i due per le scelte future da prendere, è assodata.

Tutte le divergenze

Gazidis non ha mai avvallato gli acquisti effettuati da Leonardo prima del suo arrivo, le idee di fondo sono diverse, non coincidenti, e i risultati sportivi pendono dalla parte dell'ex Arsenal. Senza dimenticare anche la divergenza di vedute sulla panchina: Leonardo vorrebbe dare il benservito a Gattuso, legato a Gazidis da un rapporto di amicizia e fiducia.

Cosa può accadere: chi sulla panchina del Milan

Per il Milan si apre adesso una strada ricca di incroci. C'è la linea della continuità: chi ha identificato in parte della dirigenza il vero problema, propende per non rivoluzionare altro e Ringhio Gattuso potrebbe restare  saldamente in panchina progettando la ripartenza conoscendo perfettamente ambiente, uomini, richieste, idee. Se invece Leonardo è semplicemente la punta di un iceberg che scatenerebbe l'effetto a catena, anche in panchina (e gran parte della squadra) verrà rivoluzionata. A quel punto è chiaro che il Milan attenda con una certa ansia il futuro di Sarri (tra i candidati migliori per i rossoneri), oppure verta sul ‘nuovo' che avanza come Giampaolo o Di Francesco.

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