Milan: tra Spalletti ed Inzaghi spunta Ancelotti, Berlusconi ci prova

Mai stupirsi di nulla nel calcio. La storia ci ha insegnato che tutto può, davvero, accadere. A Milano, ne sanno qualcosa. Dopo aver visto Vieri e Ronaldo saltare a piè pari la sponda del Naviglio e Shevchenko e Kakà tornare al Milan, dopo le esperienze milionarie in Inghilterra e Spagna, l'indiscrezione pubblicata questa mattina dal Corriere della Sera non dovrebbe sorprendere nessuno. Il condizionale è d'obbligo perché davanti ad un nome come quello di Carlo Ancelotti, non si può rimanere impassibili. Che la storia di Seedorf sia ai titoli di coda, pare evidente. Così come è ormai chiaro che i vari Spalletti, Inzaghi, Montella e Donadoni siano gli allenatori in nominations, per la panchina del "grande fratello" milanista. Ciò che, invece, non era stato per niente preventivato, è il "coup de théâtre" della dirigenza rossonera che, sottotraccia, starebbe lavorando per il clamoroso ritorno di "Carletto": l'ultimo allenatore milanista in grado di vincere sia in Italia che in Europa.

Aspettando la finale – Secondo il Corriere della Sera, l'imminente finale di Champions League tra Real Madrid ed Atletico sarà fondamentale per capire quanto verosimile possa essere questa clamorosa notizia. Se Ancelotti regalerà la decima Coppa Campioni al club "blanco", difficilmente lascerà la capitale spagnola. In caso contrario, invece, qualche crepa potrebbe aprirsi ed il Milan potrebbe provare a convincere il suo ex allenatore. Il secondo "step" da affrontare, potrebbe essere quello economico. Attualmente il tecnico di Reggiolo è legato al Real da un biennale da sette milioni all'anno: cifra irraggiungibile per le povere casse rossonere. Al momento è solo una grande e romantica suggestione. Tra qualche settimana, invece, l'indiscrezione potrebbe rivelarsi più che fondata. Non resta che aspettare e sperare: ciò che i tifosi del Milan fanno, ormai, da tempo.