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Milan, squalifica Higuain: il labiale è chiaro, niente ingiurie. Due turni di stop?

“Perché ammonisci sempre me? Perché ammonisci sempre me?”, queste le parole pronunciate da Gonzalo Higuain all’arbitro Mazzoleni poco prima di essere espulso. Nessuna ingiuria, dunque e secondo regolamento non dovrebbe subire più di 2 giornate di squalifica.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'è attesa per sapere quale sarà la decisione del Giudice Sportivo in merito alla squalifica che Gonzalo Higuain dovrà subire in seguito alla espulsione rimediata nei minuti finali di Milan-Juventus di domenica sera. Tutto verterà sul referto di Mazzoleni, l'arbitro che ha deciso per l'allontanamento dell'argentino a seguito delle reiterate proteste. Due o tre giornate la pena prevista, ma di certo, la società rossonera farà ricorso per ridurre lo stop.

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Una notte da dimenticare per il Pipita che ha fatto quanto di peggio potesse compiere in 90 minuti. Oltre il doppio danno (sconfitta e rigore sbagliato), adesso è in vista anche la maxi squalifica, quella che arriverà nella giornata di martedì dalla sentenza del giudice sportivo che dovrà sanzionare con l'argentino.

Cosa dice il regolamento

Quanto dovrebbe stare fuori Higuain? Secondo regolamento almeno due giornate. Mazzoleni è stato vittima di atteggiamento offensivo da parte dell'argentino rossonero e secondo regolamento "di condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara".

Il labiale, niente ingiurie

Ma nello specifico caso Higuain non dovrebbe subire una squalifica ulteriore e farà fede il referto arbitrale. Dove, rivedendo le immagini in cui il Pipita pare ripetere per due volte la frase "ammonisci sempre me, ammonisci sempre me", non ci dovrebbero essere ingiurie. Ma tutto sta nella scelta di Mazzoleni e quanto l' arbitro ha scritto a caldo motivando il ‘rosso'.

Pronto il ricorso con le attenuanti

Il Milan farà ricorso, ovviamente. Higuain si è scusato a fine gara con tutti ammettendo la propria colpa, in un momento di tensione che ha fatto perdere il controllo al giocatore. Anche chi era in campo ha mostrato comprensione: prima Matuidi che è andato a baciare sulla nuca l'ex compagno, quindi Cristiano Ronaldo nel dopo gara con dichiarazioni ‘a favore' del Pipita.

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