Milan, sentenza Uefa: quando si conoscerà e perché rischia pene più severe
Cosa rischia il Milan dopo l'udienza di oltre due ore dinanzi alla Commissione della Uefa? Sarà pesantemente sanzionato oppure c'è possibilità che la punizione sia meno traumatica soprattutto dal punto di vista dell'immagine? Le sensazioni sono negative: l'esclusione dalla prossima edizione dell'Europa League è il provvedimento che serpeggia e ronza in testa ma potrebbe anche andar peggio. A Nyon la delegazione rossonera s'è recata per tentare l'ultima, strenua difesa dopo la doppia bocciatura da parte del consiglio della Federazione prima in materia di voluntary agreement (il piano di rientro finanziario per restare nel recinto del Fairplay di bilancio presentato dalla società) poi di settlement agreement (a indicare il percorso da seguire è la stessa Uefa), a conferma della poca fiducia nei confronti della proprietà cinese e delle perplessità per il futuro nonostante l'impegno del Fondo Elliot a garantire la continuità aziendale anche in caso di disimpegno (e non è così) da parte dell'attuale dirigenza capeggiata da Mr. Li.
Quando arriverà il verdetto della Uefa. Nella giornata di giovedì, al massimo entro venerdì (non oltre hanno fatto sapere dalle stanze della Uefa), verrà comunicato il verdetto emesso dai cinque commissari riuniti in commissione con il 77enne presidente portoghese, José Narciso Da Cunha Rodrigues. In caso di esclusione dalle Coppe il Milan non subirà passivamente la situazione ma farà ricorso al Tas di Losanna con procedura d'urgenza in attesa che, entro i primi di luglio, arrivi la sentenza definitiva.
Perché tanto pessimismo? Nelle ultime ore è emersa un'ulteriore possibilità che le decisioni siano anche più dure. Ovvero, che il periodo di ‘quarantena', di esclusione dalle Coppe sia più lungo: 2 anni più un anno con la condizionale e un'ammenda molto salata a margine del conto. E' l'ipotesi più drammatica per il club che spera di pagare dazio solo per la prossima stagione. Il Milan resta col fiato sospeso, quanto emerso dal pronunciamento della Uefa rischia di condizionare pesantemente il futuro prossimo del club.