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Milan, scontro Fassone-Elliott: l’ex ad vuole una buonuscita da 10 milioni di euro

Il fondo americano ha già ribattuto che potrà saldare Fassone con 2.5 milioni, visto che la buonuscita era stata sottoscritta tra l’ex ad e l’ex proprietà cinese. Si passerà alle vie legali e alle carte bollate: mentre il posto di Mirabelli è stato preso da Leonardo, il ruolo di ad che era di Fassone è ancora vacante.
A cura di Alessio Pediglieri
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C'eravamo tanto amati. Ma adesso è guerra aperta. Marco Fassone e il Milan si sono giurati battaglia senza esclusione di colpi da quando il Gruppo Elliott, neo proprietario rossonero ha deciso per l'epurazione dell'ex ad il giorno dopo l'aver rilevato il club da mister Li. Per Fassone, la colpa di essere stato punto di riferimento e uomo di fiducia della precedente proprietà con cui il Fondo americano vantava un credito plurimilionario.

Adesso, a distanza di qualche giorno dall'esclusione dal Milan, Marco Fassone torna, stando ad alcune indiscrezioni de Il Sole24Ore, per bussare cassa. L'ex dirigente non accetta di essere stato escluso su due piedi dal Gruppo americano senza avere nulla in cambio. Così la società e l'ex ad sono ai ferri corti per stabilire quale sia la buonuscita corretta con cui definire la liquidazione.

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Le richieste di Fassone. Il contenzioso nasce dal fatto che al momento l'ex dirigente rossonero non avrebbe ancora ricevuto la lettera di licenziamento per giusta causa e per questo si è rivolto allo studio legale LabLaw per difendere i propri diritti. Con una pretesa precisa e motivata: Fassone avrebbe chiesto 10 milioni di euro di buonuscita, contando lo stipendio da amministratore delegato che si aggirava attorno ai 200.000 euro all'anno e da direttore generale, visto che ricopriva doppio ruolo,  e per il quale percepiva 900.000 euro l'anno. Il tutto nero su bianco sul contratto con scadenza sottoscritta al 2021.

L'accordo con mister Li. Il fondo americano, ovviamente non ci sta alle richieste di Fassone e ha subito ribattuto le proprie ragioni: la buonuscita, se ci sarà, sarà semplicemente di 2 o 2,5 milioni di euro visto che era stata pattuita dallo stesso Fassone con la precedente proprietà cinese. E così si sta arrivando alle vie legali.

Nessun nuovo amministratore delegato. Infatti, con l'avvento degli americani, il Milan ha cambiato assetto societario nella sua totalità. Con Elliott era arrivato in società Leonardo, al posto di Massilmiliano Mirabelli, ma per il ruolo di amministratore delegato non è ancora stato indicato nessuno. Un posto vacante dopo il divorzio da Marco Fassone il quale dovrebbe a questo punto impugnare anche l'esclusione per giusta causa.

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