Milan, Sacchi graffia: “Il mercato? Meglio che stia zitto, sono troppo amico di Berlusconi”

Ormai calato completamente nelle vesti dell'opinionista spesso contro tutto e tutti, Arrigo Sacchi ha trovato il modo ancora una volta di commentare il momento della sua ex società: in difficoltà dopo i primi problemi riscontrati sul mercato. Il Milan, dopo aver chiuso l'affare Bertolacci e in attesa di definire con Bacca e Luiz Adriano, ha così incassato il giudizio negativo del suo ex allenatore nonché "mentore" di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani: "Sono troppo amico di entrambi, per poter dire liberamente ciò che penso sul mercato della società", ha dichiarato il "guru" di Fusignano dai microfoni di Radio 2. Una frase sibillina che nasconde un giudizio altamente negativo, sui primi giorni di trattative milaniste. Dichiarazione di carattere e umore totalmente opposto a ciò che esclamò, pochi giorni fa, nei confronti del nuovo tecnico del Milan: "Mihajlovic? Lo stimo, è una persona intelligente e gli faccio un in bocca al lupo".
Prima la delusione Jackson Martinez, poi la beffa Geoffrey Kondogbia, infine la brusca frenata di Zlatan Ibrahimovic. Tre "schiaffi" che il popolo rossonero ha accusato. E proprio dello svedese, ha voluto parlare Arrigo Sacchi: "Ibrahimovic è un grandissimo e se il calcio fosse uno sport individuale, credo sarebbe anche superiore a Messi – ha spiegato Sacchi – Questo è un suo pregio, ma anche un limite se non riesce poi a usufruire della sinergia e dell'aiuto dell'altri giocatori. Nelle mie squadre ho avuto Van Basten e Weah. George aveva più potenzialità tecniche, ma Marco era perfettamente collegato alla squadra e questo moltiplicava le sue capacità e dava un senso al nostro gioco. Il calcio non è uno sport individuale e quello che conta non è tanto l'abilità di un singolo ma l'idea e il lavoro della squadra".