Milan, Robinho: qui altri 10 anni
E' partito in sordina, con tanta panchina e pochi guizzi. Allegri gli preferiva i vari Ibrahimovic, Pato, Inzaghi, Ronaldinho. Poi i primi gol, gli infortuni a Pippo e al ‘papero', l'accantonamento di Dinho, e il posto ormai sicuro da titolare. Un posto che Robinho si è guadagnato a suon di gol (l'ultimo in Sampdoria-Milan di sabato scorso).
Certo, l'ex attaccante di Santos, Real Madrid e Manchester City ha ancora tanto da migliorare, soprattutto sotto rete. Però i movimenti sono quelli giusti, l'impegno c'è, la costanza anche.
Da "figurina", Robinho è passato a essere un giocatore importantissimo per il gioco di Allegri. Il brasiliano è bravo sia nel contropiede, che nel possesso palla, quando si incontra un avversario molto chiuso. Queste sue caratteristiche le abbiamo potute apprezzare bene proprio lo scorso week end.
Lui ormai si sente parte integrante del progetto rossonero, come ha detto alla Gazzetta dello Sport: "Il Milan è brasiliano nell’anima, impossibile non trovarsi bene qui. Io non mi muovo più. Resterò rossonero – ha detto ancora Robinho – per altri 10 anni". E ancora: "Voglio vincere tutto, anche la Coppa Italia".