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Milan, rivoluzione alle porte: via Robinho, Niang in forse

La società rossonera prepara le strategie di mercato per la prossima stagione: il brasiliano sicuro via, il franco-senegalese possibile pedina di scambio.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Parte il nuovo corso in casa Milan: il sodalizio rossonero, rimasto clamorosamente fuori dalla Champions, vuole rientrare nel calcio che conta, prima che i progressi compiuti negli ultimi anni da Juventus e Napoli, ma anche da Roma e Fiorentina, diventino enormi. Ma per farlo bisogna spendere soldi: soldi di cui il sodalizio rossonero non dispone più come negli anni passati. E allora, spazio ad una politica bilanciata di acquisti e cessioni. Il primo nome che dovrebbe lasciare Milanello dovrebbe essere quello di Robinho, che del resto è perennemente sul piede di partenza da quasi un anno e mezzo. Il Flamengo vorrebbe il giocatore, ma la valutazione del Milan di ben sette milioni di euro è considerata eccessiva. Più probabile che l'accordo si possa trovare attorno ai tre milioni: una cifra che permetterebbe, più che altro, al Milan di risparmiare i 4 milioni d'ingaggio, e dunque di disporre di 7 milioni cash.

Sul fronte degli arrivi, invece, sembra destinato a tornare a M'Baye Niang, ma non è detto che resterà. Il giocatore, quest'anno in prestito al Montpellier, non sembra intenzionato a tornare per finire in panchina. Probabile che chiederà la cessione, qualora non gli venissero fornite assicurazioni circa un utilizzo costante. "Ho un contratto col Milan e fra poco tornerò in Italia", ha detto il franco-senegalese, "poi deciderò assieme alla società il mio futuro. Molto dipenderà da chi sarà l'allenatore: il Milan è una grande squadra, e se avessi la possibilità di giocare con continuità resterei volentieri. Altrimenti, penserei di andare via: in Italia o anche all'estero".

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