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Milan, quella notte che Kakà illuminò Empoli: quindici anni fa il lampo del Castellani

Di questi tempi uno come il numero 22 farebbe comodo a Rino Gattuso per provare a diversificare un po’ i piani offensivi di una squadra che spesso diventa prevedibile negli ultimi metri. Quella sera di dicembre al Castellani Kakà era entrato da pochi minuti e la gara era bloccata, non sembrava potesse esserci soluzione, ma un destro forte e preciso dalla lunga distanza regalò al Milan 3 punti importantissimi per la lotta scudetto.
A cura di Vito Lamorte
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Era il 6 dicembre 2003, quasi quindici anni fa, quando Ricardo Izecson dos Santos Leite più conosciuto come Kakà faceva esplodere il settore ospiti del Milan con un tiro stupendo dai 30 metri che non lasciava scampo a Luca Bucci, che quella sera difendeva i pali dell'Empoli. Il trequartista brasiliano era arrivato nell'estate precedente per 8,5 milioni di euro, su segnalazione di Leonardo, e i giochi di parole in merito al ‘curioso' pseudonimo si sprecavano. Questo ragazzone nato a Gama qualche anno dopo vinse un Pallone d'Oro (2007) dopo aver trascinato il club rossonero ad una Champions League inaspettata e insperata per diversi motivi. Kakà era un'ira di Dio e non era mai semplice per i calciatori che si dovevano confrontare con lui in quella porzione di campo capire quale tipo di giocata potesse effettuare: bravo negli spazi larghi ma efficace in quelli stretti, grande cambio di passo per tentare la soluzione personale e ottime intuizioni verticali.

Quella sera di dicembre al Castellani Kakà era entrato da pochi minuti e la gara era bloccata, non sembrava potesse esserci soluzione, ma un destro forte e preciso dalla lunga distanza regalò al Milan 3 punti importantissimi per la lotta scudetto. Di questi tempi uno come il numero 22 farebbe comodo a Rino Gattuso per provare a diversificare un po' i piani offensivi di una squadra che spesso diventa prevedibile negli ultimi metri: sono i calciatori con la qualità di Kakà che rendono il calcio imprevedibile e meno schematico di quello che spesso viene espresso solo con lavagnette e pennarelli perché, come diceva Osvaldo Soriano, "in fin dei conti il calcio è fantasia, un cartone animato per adulti".

Empoli-Milan 0-1, 6 dicembre 2003

EMPOLI Bucci 6.5, Belleri 6.5, Cribari 6.5, Pratali 6, Cupi sv (21′ pt Lanzaro 5,5; 39′ st Carparelli sv), Ficini 6.5, Grella 6, Buscè 5.5, Cappellini 5.5 (14′ st Foggia 6), Di Natale 6.5, Rocchi 6. A disp.: Cassano, Lucchini, Agostini, Gasparetto Allenatore Perotti.
MILAN Dida 5.5, Costacurta 6, Nesta 6, Maldini 6.5, Pancaro 5.5, Gattuso 5.5 (43′ st Brocchi, sv), Pirlo 6 (29′ st Kakà 7.5), Seedorf 6, Rui Costa 6 (37′ st Ambrosini, sv), Tomasson 5, Shevchenko 5.5 Allenatore Ancelotti.
Arbitro: Racalbuto di Gallarate.
Reti: nel st 36′ Kakà.
Angoli: 7 a 2 per il Milan.
Ammoniti: Nesta, Shevchenko e Pratali

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