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Milan, (quasi) fatta per Inzaghi al posto di Seedorf

Superpippo il nome giusto per sostituire l’olandese oramai formalmente esonerato dopo il vertice di Arcore tra Galliani e Berlusconi. Chiusa la porta Emery, l’ex bomber ora al timone della Primavera è una scelta nel segno della continuità.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'incontro tra Silvio Berlusconi e Adriano Galliani ad Arcore ha definito l'addio di Clarence Seedorf dalla panchina rossonera. Almeno questo sembra essere la scelta ufficiale di una società che non ha più avuto intenzione di dare altro tempo all'olandese arrivato a campionato in corso dopo la clamorosa sconfitta contro il Sassuolo che aveva condannato Massimiliano Allegri all'esonero prematuro. Il summit durato fino a tarda ora – presente anche Pippo Inzaghi – avrebbe infatti spinto la dirigenza a dare un colpo di spugna verso l'ultima stagione, tanto negativa da vedere i rossoneri fuori dall'Europa. Nulla è valso l'avvicendamento in panchina e l'arrivo di Seedorf contornato da una serie di incomprensioni e compromessi a cui il patron milanista sembra deciso a dare un taglio. Sostituti? In pole è ritornato Superpippo Inzaghi, una scelta interna ma che avrebbe la forza della continuità tecnica (dalla Primavera alla prima squadra) e un forte appeal sui tifosi che vogliono un immediato cambio di marcia.

Superpippo e i possibili collaboratori – Le ultime indiscrezioni raccontano di Superpippo insieme al presidente e all'amministratore delegato ad Arcore. La realtà è che Inzaghi non si è fatto trovare raggiungibile nei soliti posti e sui classici numeri di telefono. Silenzio assoluto e riservatezza forse per evitare di far trapelare ciò che si sta discutendo in queste ore e che deciderà le sorti future milaniste. Mauro Tassotti, che aveva già annunciato il suo addio qualora fosse rimasto Seedorf, dovrebbe essere ancora in panchina come secondo. Nello staff tecnico della prima squadra possibile anche l'ingresso di Filippo Galli, attualmente a capo del settore giovanile.

Addio Emery – L'opzione Emery resta dunque una chimera anche perché il tecnico del Siviglia è ad un passo dal rinnovo. Era stato lui in questi ultimi giorni la new entry nel panorama dei sostituti ma è una ipotesi obbligata a tramontare. Mettere a busta paga Allegri, Seedorf e Emery sarebbe davvero troppo per le tasche di Berlusconi in questi tempi. Così, l'ipotesi Inzaghi – oltre che essere interna – è una scelta economicamente accettabile e sostenibile.

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