Cessione Milan, la trattativa con la cordata cinese
La cessione del Milan alla cordata cino-americana sembra più vicina. Dopo l'incontro di lavoro positivo tra Fininvest e la cordata che fa capo a Jack Ma e il cda straordinario di Fininvest, che si è tenuto a Milano nelle ultime ore, entra cosi nel vivo la trattativa tra Silvio Berlusconi e la cordata cinese rappresentata dall’advisor americano Sal Galatioto. Il gruppo intenzionato a rilevare la maggioranza del club di via Aldo Rossi avrà, da oggi, 4o giorni di tempo per verificare tutti i dettagli della trattativa (documenti, bilanci, contratti, ecc) e riformulare un'offerta ufficiale al patron milanista: tuttora tormentato dal dubbio se cedere il club o tenerlo. Una decisione finale dovrà essere presa entro questo lasso di tempo, per dare successivamente la possibilità, a chi dovrà gestire l'area tecnica della squadra, di prendere la decisione sul nuovo allenatore e di pianificare le strategie di mercato.
Il cda straordinario
Dopo le notizie rilanciate dall'Ansa è arrivato a stretto giro di posta anche il comunicato stampa ufficiale di Fininvest. Il presidente Silvio Berlusconi, che nonostante questo nuovo possibile acquirente avrebbe chiesto ancora notizie di Bee Taechaubol, ha dato cosi l'assenso ad avviare una trattativa in esclusiva, non vincolante e dunque senza penali in caso di ritiro da entrambe le parti, con la cordata cinese interessata ad acquistare il 70% del Milan. La convocazione di un cda straordinario di Fininvest è servita a dare mandato all'ad Pasquale Cannatelli di firmare l'accordo sull'esclusiva con il consorzio rappresentato dal mediatore italo-americano Sal Galatioto. E' l'ennesima tappa di una trattativa da definire e il cui esito non è chiaro.
In un comunicato la Fininvest ha spiegato la definizione di un accordo per un periodo di esclusiva con un gruppo di investitori cinesi relativo alla cessione di una quota dell'AC Milan. E' stato contemporaneamente sottoscritto un promemoria di intesa, partendo dal quale si darà il via ad un approfondimento della trattativa. Il periodo di esclusiva è stato definito in modo da risultare compatibile con la complessità delle tematiche da discutere, le esigenze della società e gli appuntamenti previsti dal calendario delle attività calcistiche.
La trattativa coi cinesi
Berlusconi recentemente ha ammesso, in un video pubblicato su Facebook, che vorrebbe lasciare la società in mani italiane: “Sto cercando di vendere il Milan da un anno e preferibilmente lo lascerei in mani italiane”, ma nonostante ciò l’ex Premier continua a trattare con questa cordata cino-americana. La conglomerata cinese interessata all’acquisto è composta da almeno sei gruppi finanziari (compreso l’Evergrande Real Estate Group). Le holding orientali avrebbero posto un ultimatum a Berlusconi e alla Fininvest, che detiene il 99% del club, tramite l’advisor americano Galatioto.
I gruppi finanziari cinesi sarebbero disposti a spendere 730 milioni di euro per l’acquisto del 100% del pacchetto azionario rossonero, il 70% verrebbe versato nelle casse Fininvest subito e il restante 30% verrebbe acquisito al termine della prossima stagione. La trattativa non è affatto semplice, perché già più volte il Milan sembrava dovesse passare in altre mani, ma finora sempre Berlusconi, nonostante anche i suoi figli Marina e Piersilvio abbiano dato l’ok alla cessione, ha deciso di non cedere il club, ma questa volta forse la trattativa potrebbe avere una conclusione differente. Se l’offerta verrà accettata dopo oltre trent’anni si concluderà la prolifica era Berlusconi.
Il comunicato della cordata cinese
Nelle ore successive al comunicato stampa della Fininvest, è arrivata anche la prima nota ufficiale dell'advisor americano (la Galatioto Sports Partners) che sta rappresentando la cordata cinese interessata all'acquisto del Milan: "Il nostro gruppo di investitori ha firmato in esclusiva un accordo con Fininvest per iniziare a trattare l’Ac Milan – si legge nella nota ufficiale, riportata da "La Stampa" – Questo è un importante passo importante verso la possibilità di chiudere l’accordo. Siamo ottimisti sul fatto che con Fininvest noi potremo completare l’affare in modo rapido".