Milan, presentato Inzaghi: “Dobbiamo tornare a vincere” (FOTO/VIDEO)
Finalmente Inzaghi: SuperPippo, ex-centravanti del Milan e della Nazionale, si siede ufficialmente sulla panchina rossonera. La speranza, per i tifosi milanisti, la società e lui stesso, è che duri più a lungo di Clarence Seedorf, altra stella del Milan che però è durata appena sei mesi: troppo pochi per rilanciare la squadra, raccolta sull'orlo del baratro e spinta in tutti i modi possibili fino a giocarsi un posto in Europa League all'ultima giornata. Obiettivo poi fallito, ma tra l'ottavo posto finale e l'undicesimo posto dove aveva raccolto i rossoneri, la differenza è minima. Il che ha implicato una rifondazione totale della squadra, sebbene tra mille problemi. Il Milan, in ogni caso, non può più fare spese pazze come un tempo: colpa della crisi economica e del calcio italiano in generale, certo, ma anche e soprattutto di una finanza allegra negli anni passati. Certo, i risultati hanno dato ragione: ma adesso, lo scotto da pagare è inevitabile.
Ed alla fine ecco Inzaghi: nel giorno della presentazione ufficiale c'erano tutti, da Barbara Berlusconi ad Adriano Galliani, passando per la rosa al completo. "Questa per me è un'opportunità fantastica", ha detto il nuovo mister rossonero, "per me è un sogno allenare questa squadra. Sono qui per allenare il club più titolato al mondo. Per tornare a vincere, bisogna creare un gruppo: quando giocavo e vincevo qui, ero all'interno di una squadra di uomini veri, allenati da uomini veri". Inevitabile, per Inzaghi, parlare anche di Balotelli: l'attaccante rossonero è ormai da tempo nel mirino dei tifosi, ed il pessimo mondiale dell'Italia rende difficile una cessione remunerativa. "Ho parlato con Mario dopo l'eliminazione dell'Italia per dirgli che le critiche possono solo fortificarlo. Anche io ho subìto critiche e mi hanno fatto crescere. Balotelli è un patrimonio del calcio italiano, il mio dovere è valorizzarlo. Mi ha anche chiesto un preparatore per allenarsi in vacanza e questo mi ha fatto piacere".
Insomma, per il Milan si apre un nuovo ciclo. Dopo gli arrivi di Menez ed Alex, ora si parla di un grande nome, probabilmente un attaccante. In casa rossonera le bocche sono cucite, ma i nomi sono sempre gli stessi: perso Mandzukic (finito all'Atletico Madrid), adesso si seguono Jackson Martinez e Leandro Damiao. Il primo è però seguito da mezza Europa, e difficilmente si accomoderà in una squadra rimasta fuori dalle coppe europee, soprattutto dopo il Mondiale disputato che ha alzato la sua valutazione; il secondo potrebbe essere più accessibile, anche se il Santos vuole contanti per la cessione. Soldi che il Milan, in questo momento, non ha.