Milan, Piatek da urlo: media gol come il ‘Fenomeno’ Ronaldo che segnò 47 gol nel Barça
E' forse l'uomo della svolta? I tifosi milanisti si augurano di sì perché con sè, Piatek ha portato non solo alcuni gol pesanti ma anche e soprattutto l'entusiasmo di chi ha voglia di trascinare il gruppo e dimostrare di meritarsi titoli, applausi ed eventuali trionfi. I numeri parlano a favore dell'attaccante polacco che nella prima di 90 minuti in rossonero ha spaccato la partita contro il Napoli segnando i due gol decisivi per la qualificazione in semifinale.
Un inizio col botto perché fino ad ora tra Serie A e Coppa Italia il neo acquisto rossonero ha segnato 21 gol in 23 partite alla sua prima stagione italiana, grazie all'exploit con la maglia del Genoa. Una media da urlo, molto simile a quella del Ronaldo brasiliano ai tempi del Barcellona e superiore a quella dello stesso "Fenomeno" al debutto in Serie A con i colori dell'Inter.
Numeri da predestinato
Piatek sembra avere le caratteristiche pere potersi rivelare il vero crack rossonero dell'ultimo decennio: i numeri da esordienti dei grandi bomber del passato nei massimi campionati europei sono al momento alla portata del "Pistolero" che già a metà stagione ha superato tra gli altri campioni assoluti della caratura di Cristiano Ronaldo, Hernan Crespo e Gabriel Omar Batistuta, fresco 50enne.
Chi ha steccato al debutto: da Higuain a Van Basten
Gonzalo Higuain ad esempio, all'esordio con il Real segnò solamente due gol in 19 presenze, pochini come i 7 centri di Edinson Cavani quando arrivò al Palermo. Male anche il giovane Henry con la Juventus: tre centri in 16 gare, un po' come il primo Cristiano Ronaldo che al debutto con i red devils di Manchester nella sua prima stagione andò a segno solamente 4 volte. Malino anche altri due bomber oggi più che affermati: Suarez che nel suo primo anno a Liverpool (2011) segna solo 4 gol (in 13 gare) e Sergio Aguero che con la maglia dell'Atletico inizia maluccio: 38 partite e solamente 6 centri. Anche l'insospettabile Van Basten partì malino con l'Ajax (8 gol, 19 partite).
Bomber in doppia cifra: da Milito a Ibra
In doppia cifra invece arrivò il Principe Milito: era il 2004 e con la maglia del Genoa andò a segno 12 volte in 20 presenze. Così come Hernan Crespo, con la maglia del Parma (ma in 27 gare), fino ai 17 centri di Omar Batistuta, 14 bolte in gol con la Fiorentina al primo anno di A. Meglio riuscì a fare Trezeguet in bianconero, (15 reti) un po' meno di Ibrahimovic (sempre con la Juve ma a quota 16).
Debutti da campioni: Sheva e Romario
C'è chi sorprese tutti però, un po' come Piatek. E forse non è un caso che avvenne proprio nel Milan: lui è Shevchenko e nella straordinaria prima stagione in rossonero portò a 24 i gol personali segnando in tutte le competizioni. Lontano dalla Serie A ma sempre con numeri impressionanti, ecco Romario: 32 reti (su 47 match) alla sua prima annata al Barcellona.
L'inarrivabile Ronaldo di Barcellona
Una maglia con cui fece decisamente meglio il ‘Fenomeno' Ronaldo prima di approdare all'Inter: 47 reti in 49 presenze al primo anno in Liga. Il brasiliano riuscì però a ripetersi anche quando arrivò in Italia, sponda nerazzurra: nella stagione 1997-97 segna 34 reti in totale. Una media alla quale sta viaggiando proprio il ‘pistolero' polacco.