Milan, per Montella i guai non finiscono mai: Bonaventura out per 3 settimane
Piove sul bagnato in casa Milan. Vincenzo Montella non ha pace e, oltre ai risultati negativi, la spada di Damocle di un eventuale esonero e la contestazione dei propri tifosi, adesso c'è anche la fgrana infortuni e assenze da dover gestire. Per non andare più in fondo di quanto il Diavolo non stia già facendo. Leonardo Bonucci è squalificato e fermato ai box per due turni, Andrea Conti è ancora in infermeria, dove è stato raggiunto da Giacomo Bonaventura, novello infortunato, che salterà la gara di questa sera a Verona contro il Chievo e soprattutto la sfida del weekend, a San Siro, contro la Juventus.
Bonaventura stop per 20 giorni
Lesione di primo grado
Le analisi mediche hanno confermato il primo sospetto: Jack Bonaventura resterà fermo per almeno due-tre settimane. Il centrocampista rossonero ha accusato un risentimento muscolare nel corso della partita contro il Genoa che lo ha costretto a uscire. Gli esami cui è stato sottoposto non sono stati positivi. Il Dottor Melegati, a Milan TV, è stato più che chiaro sulla diagnosi: "Si è evidenziata una piccola lesione di primo grado".

I tempi di recupero
Il centrocampista dovrà restare fermo. Poi ci sarà un'altra valutazione tra una decina di giorni, per tenere sotto controllo queste lesioni che generalmente vengono recuperate in 2/3 settimane. C'è ottimismo in casa rossonera, perchè i tempi non dovrebbero allungarsi e con una buona rieducazione in 15-20 giorni il giocatore dovrebbe essere pienamente recuperato.
Le condizioni di Andrea Conti
Tempi di recupero positivi
Lo staff medico rossonero ha anche aggiornato sulla situazione di Andrea Conti: sta recuperando molto bene e sta rispettando i tempi con una risposta nella prima fase della riabilitazione, molto positiva. Adesso il difensore dovrà affrontare fasi precise della riabilitazione che prevedono test funzionali, esami, dei tempi. "Abbiamo già parlato ma siamo molto contenti che la risposta alla riabilitazione sia molto buona – ha concluso il dottor Melgati – ed il morale del ragazzo sia molto alto".