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Milan, Paolo Maldini: “Credo in questo progetto. Leonardo fa la differenza”

L’ex capitano rossonero ha parlato alla stampa nella sua prima conferenza da nuovo dirigente del Milan: “Sono molto felice di essere tornato. Il mio senso d’appartenenza è sempre vivo e deve essere ritrasmesso a questa squadra. Prima squadra, settore giovanile, rapporti con l’allenatore, mercato. Condivideremo con Leonardo tutta l’area sportiva”.
A cura di Alberto Pucci
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Nel giorno dell'arrivo in Italia di Gordon Singer, figlio del numero uno del fondo Elliott, il Milan scrive una delle pagine più belle degli ultimi anni con il ritorno in rossonero di Paolo Maldini. Dopo l'annuncio delle scorse ore, che ha alimentato l'entusiasmo del popolo milanista, l'ex capitano è stato il protagonista della conferenza stampa organizzata per il suo ritorno: "Sono molto felice di essere tornato – ha esordito Maldini – Leonardo mi ha chiamato venti giorni fa. Ho parlato sia con lui che con Elliott che mi hanno esposto il progetto. Il mio senso d'appartenenza è sempre vivo e deve essere ritrasmesso a questa squadra".

Seduto a fianco di Leonardo e del presidente Scaroni, Maldini ha poi spiegato quale sarà il suo ruolo all'interno dell'organigramma rossonero: "Prima squadra, settore giovanile, rapporti con l'allenatore, mercato. Condivideremo con Leonardo tutta l'area sportiva. Averlo al mio fianco è fondamentale. Il peso della responsabilità? Ovviamente lo sento, ma c'è la bellezza di tornare nel mio ambiente, nel mio club".

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La solidità societaria

Nello spiegare i motivi che lo hanno convinto a tornare nel Milan, l'ex capitano ha rassicurato i tifosi sulla credibilità del progetto societario di Elliott: "La società deve esser solida e lo sarà – ha continuato Maldini – Dobbiamo dar conto al FFP, non ci saranno spese pazze. La società è seria e vuole tenere questo club per un periodo di medio-lungo termine. Questo ha fatto si che abbia accettato. Con Gattuso ci siamo solo salutati, a breve ci vedremo. La squadra viene da due sesti posti, cercheremo di migliorarla. Sono qui per imparare e per dare tanto. Alla base del mio ritorno c'è l'amore verso il Milan. L'amicizia e il progetto serio hanno fatto il resto".

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Il colpo Higuain, la voglia di Cutrone e quello strappo con la curva

Molto lucido e sereno davanti al microfono, Maldini ha poi parlato della rosa attuale e di quella contestazione che, nel giorno del suo addio al calcio, creò molto scalpore: "Higuain è stato un grande colpo e abbiamo preso uno dei giovani centrali italiani più forti come Caldara. Mi ha incuriosito Cutrone. Quello che ha fatto l'anno scorso, è stato incredibile. Ha una voglia che è fuori dal comune ed è molto importante. Il mio rapporto con i tifosi? E' stupendo, mi amano e me l'hanno sempre dimostrato. Quello che è successo con la curva è rimasto in quella giornata. Striscioni di benvenuto? Non mi aspetto niente, per me quello che è successo è dimenticato".

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