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Milan, non solo Cina: nel nuovo cda anche un rappresentante angloamericano

E’ iniziato il countdown che dovrebbe accompagnare i tifosi rossoneri al closing. Nel prossimo consiglio d’amministrazione, ci sarà anche un uomo del fondo Elliott Management: società che ha permesso a a Yonghong Li di arrivare alla chiusura con Silvio Berlusconi.
A cura di Alberto Pucci
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Il Milan è all'alba di una svolta epocale. E questa volta per davvero. Sgombrato il campo da possibili ulteriori rinvii, che avrebbero tra l'altro fatto crollare la già poca pazienza di Silvio Berlusconi, e riposto negli scatoloni tutto ciò che apparteneva alla Sino-Europe Sports, Yonghong Li e la sua Rossoneri Sports Investment Lux sono ad un passo dal diventare i nuovi azionisti di maggioranza del club milanese. Il 14 aprile, secondo il comunicato emesso ufficialmente dalla Cina, ci sarà il passaggio di consegne, la riunione del nuovo consiglio d'amministrazione milanista e il conseguente esordio del nuovo organigramma della società rossonera. Insieme ai nuovi dirigenti cinesi (Mr.Li, Han Li e Lu Bo di Haixia Capital), ci saranno anche Marco Fassone, l’avvocato Roberto Cappelli, e l’ex amministratore delegato Telecom Marco Patuano.

Il futuro di Galliani

Il cda rossonero, però, avrà anche una componente anglo americana. Nel prossimo organigramma milanista ci sarà spazio anche per un un rappresentante del fondo Elliott Management: società che ha permesso a Yonghong Li, attraverso un prestito di 303 milioni di euro, di arrivare al closing con Fininvest dopo le caparre versate nei mesi precedenti. La composizione del nuovo consiglio d'amministrazione, sarà uno dei temi portanti della riunione del 14 aprile. Sono in vista, infatti, la modifica di sei articoli dello Statuto: tra cui quello che indica il numero minimo dei componenti del cda, in questo momento fissato a tre. In attesa di svelare anch'egli il suo futuro, sarà Adriano Galliani a dirigere i lavori di questa assemblea "storica" per i colori del Diavolo. Dopo mesi di attesa e riunioni andate in fumo, per il glorioso club milanese sembra ora arrivato davvero il momento del cambio di proprietà.

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