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Milan, nel 4-3-3 di Inzaghi non c’è posto per Balotelli

Il neo tecnico rossonero, in attesa dell’esonero ufficiale di Seedorf, lavora al nuovo progetto che avrà come riferimento offensivo il rilancio di El Shaarawy. SuperMario sarà utilizzato per l’autofinanziamento, con nel mirino Cerci e Iturbe, due sogni possibili.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'idea di Superpippo è quella di ricostruire un Milan veloce, dinamico, con giocatori duttili e pronti a sacrificarsi per la causa. Per far ciò c'è bisogno di soldi e investimenti che oggi però non ci sono e non ci saranno per almeno una stagione, quella a venire dove i proventi delle Coppe non risulteranno a bilancio. Così, secondo l'ultimo credo dei club italiani, la parola d'ordine è "autofinanziamento" che altro non vuol dire che vendere un big per far cassa. Deciso già da tempo l'addio a Robinho – che però non porterà introiti rilevanti ma un risparmio di circa 8 milioni evitando emolumenti per gli ultimi due anni di contratto – incassato l'ok di Kakà di restare in rossonero, l'altra stella su cui ragionare è Mario Balotelli.

Tra Pippo e Mario un Super è di troppo – L'attaccante rossonero e della Nazionale ha un mercato ancora molto florido malgrado una stagione opaca. In Inghilterra e in Francia sarebbero pronti a pagarlo a peso d'oro, a Mino Raiola non spiacerebbe effettuare un ennesimo passaggio di società (le percentuali per le compravendite sono sempre ben accette) e allo stesso SuperMario trovare un club che possa riportarlo immediatamente in Europa dalla porta principale non dispiacerebbe. E nemmeno a Inzaghi che non sembra avere come obiettivo costruire la squadra attorno all'ex City, anzi. Il rilancio principale sarebbe legato a El Shaarawy, il Faraone sfortunato su cui il Milan aveva scommesso già tanto riscattandolo interamente dal Genoa. E' lui il punto di riferimento su cui verterebbe l'attacco rossonero, identificato come attaccante dalle caratteristiche perfette per il 4-3-3 inzaghiano. In avanti poi ci sarebbe sempre Pazzini, utilissimo alla causa, così come i possibili rientri di Matri e Paloschi. Insomma, tanta carne al fuoco su cui lavorare.

Cerci e Iturbe, le ali costose – A centrocampo, però, per un 4-3-3 dinamico non bastano le opzioni attuali e Inzaghi ha già dato indicazioni sulle ‘ali' da mettere al Milan. La scelta ricadrebbe su un top player della Serie A, uno tra Alessio Cerci e Juan Iturbe. Sul granata c'è anche la Juventus e il suo valore si aggira attorno ai 17-18 milioni, tanti, troppi peril Milan di oggi e convincere Cairo che già perderà Immobile sarà quasi impossibile per strappare un ribasso. Anche per la rivelazione dell'Hellas Verona il costo è esoso e ancora più alto, circa 25 milioni. La concorrenza, attualmente però è inferiore: la Roma sembrava ad un passo dall'acquisto ma i giallorossi hanno fermato tutto proprio per le richieste scaligere.

Abate e De Sciglio, soluzione casalinga – In difesa non ci saranno rivoluzioni di sorta. In attesa di capire come poter riscattare interamente Rami senza svenarsi, la soluzione migliore Inzaghi è convinto di averla in casa con Abate e De Sciglio. I due hanno ritrovato il sorriso con Superpippo che non li vede antagonisti ma complementari tanto che potrebbero essere loro i titolari della fascia difensiva. Il primo è in scadenza a giugno 2015, bisogna trovare l'accordo per il prolungamento e già l'accantonamento di Seedorf sembra una premessa perfetta per convincerlo del nuovo progetto rossonero.

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