Milan-Napoli 0-4: Allan-Insigne, game over per Mihajlovic (foto)
Poteva essere la partita del riscatto personale e del gruppo, si è trasformata in una gara che ha preso subito le sembianze di una lunga agonia per il Milan. Un gol al 13′ di Allan, un altro a inzio ripresa di Insigne che raddoppia prima del poker che mette il Diavolo ko, incapace di reagire. Gli uomini di Mihajlovic giocano anche bene a tratti con un ottimo Zapata centrale difensivo che regge spesso da solo l'urto di Higuain e compagni e un Bonaventura particolarmente ispirato a centrocampo. Peccato che manchino le spinte sulle fasce e in avanti Luiz Adriano e Bacca falliscono puntualmente in area di rigore. Non la squadra di Sarri che scende a San Siro convinta dai propri mezzi e capace di imporre la propria lezione di calcio grazie ai dettami di un tecnico che sta dimostrando di poter lavorare (e bene) anche in una piazza che pretende molto e subito. Così, il successo di Milano rilancia in classifica gli azzurri che dopo aver punito la Juventus, battono anche il Milan confermando di aver superato le difficoltà iniziali. E dopo la pausa, ci sarà un altro confronto da vertigini, contro la Fiorentina capolista solitaria.
Primo tempo: Allan punisce il Diavolo
Break azzurro al 13′ – Gara classica da dentro o fuori tra Milan e Napoli appaiate in ritardo in classifica a 9 punti, ma a scendere in campo con il piglio di chi vuole i tre punti senza perder tempo sono i rossoneri che subito macinano gioco e possesso palla. Ma il primo bruciante break è partenopeo quando al 13′ su una classica azione di rimessa è Insigne a offrire un assist al bacio per Allan che appena entrato in area di rigore pennella un interno destro che supera Lopez e fa esplodere i 3.000 tifosi arrivati a San Siro.
Reazione Milan – Una scossa che tiene acceso il primo tempo giocato benissimo tra le due squadre che giocano un buon calcio a ritmi intensi. Il Milan regala qualcosa in difesa dove Zapata e Ely faticano a dare qualità mentre per il Napoli tutto riesce benissimo soprattutto in mezzo al campo per un ispiratissimo Insigne che innesca Higuain e compagni appena può. Il Milan ci prova, prima con Bonaventura, tra i migliori in campo e poi al 20′ con Luiz Adriano che in area azzurra si divora una ghiotta occasione per il pareggio.
Gara in bilico – Nel finale di tempo il Milan si scopre alle ripartenze napoletane (con Higuain che prova anche un incredibile gol di tacco) e viene tenuto a galla da un inaspettato inappuntabile Zapata capace di fare muro da solo davanti alla propria area di rigore. Reina e Lopez non devono più intervenire fino all'intervallo ma la sensazione è che la gara sia ancora aperta con gli ospiti incapaci di chiudere il match col gol del raddoppio.
Secondo tempo – Insigne gol: game over Milan
Insigne trova il raddoppio – Mihajlovic si ripresenta con gli stessi uomini in campo così come Sarri ma la Fortuna veste azzurro e dopo 3 minuti il Napoli trova lo splendido raddoppio grazie ad una triangolazione da applausi Insigne-Higuain-Insigne con palla che si infila alle spalle di Diego Lopez per il folletto partenopeo che chiude di fatto il match e mata il Diavolo ancor prima di aspettare una reazione d'orgoglio e rabbia rossonera.
Super Insigne – Al 60′ Mihajlovic prova a cambiare in mezzo al campo togliendo Bertolacci per Cerci. La reazione della squadra però tarda ad arrivare e se al 62′ Ely sfiora il gol di testa, un minuto dopo è il Napoli a fallire il colpo del tris in contropiede. Che arriva puntualmente con il migliore giocatore in campo: Lorenzo Insigne che sigla la doppietta personale direttamente su punizione piegando i guanti a Diego Lopez.
Napoli show, contestazione rossonera – San Siro si infiamma, contesta il Milan e Mihajlovic ma si alza in piedi quando Insgine lascia il campo da trionfatore. Per il Napoli però c'è ancora tempo di gloria quando riesce su autorete di Rodrigo Ely a trovare il poker definitivo che schianta il Diavolo e consegna al campionato una squadra ritrovata e sicuramente pronta a sfidare al San Paolo la capolista Fiorentina in un match che potrebbe dire davvero quale possa essere il futuro della squadra di Sarri.