Milan, Mihajlovic spreme il gruppo: bastone e carota per conquistare i giocatori

L'atmosfera a Milanello è incandescente, e non solo per l'ondata di caldo record che si sta abbattendo sull'Italia. I ritmi di lavoro imposti da Sinisa Mihajlovic sul campo d'allenamento dei rossoneri sono durissimi e hanno colpito anche gli addetti ai lavori, non abituati a questi regimi. L'obiettivo dell'allenatore che ha raccolto l'eredità di Inzaghi con l'obiettivo di restituire ai tifosi un Milan competitivo è chiaro: plasmare a sua immagine e somiglianza una squadra che dovrà sempre mettere in campo tutto fisicamente e mentalmente. Oltre a poter vantare una preparazione solida che permetta a Menez e compagni di contare su un rendimento costante per tutta la stagione, l'ex Samp vuole inculcare nel suo gruppo l'idea di potersi spingere sempre più in là superando i propri limiti. I calciatori dal canto loro, come confermato da La Gazzetta dello Sport, non sembrano per nulla spaventati dalla metodologia e approccio di Mihajlovic che si è inserito nel migliore dei modi utilizzando il proverbiale "bastone e carota". La stagione scorsa è ancora davanti agli occhi dei protagonisti rossoneri, che hanno una gran voglia di cancellare l'eccessiva morbidezza e l'incostanza maturata sotto la gestione Inzaghi.
Mihajlovic inoltre può contare anche su uno staff che rappresenta una vera e propria garanzia. Basti pensare ad Antonio Bovenzi, neoresponsabile dei preparatori rossoneri, che vanta numeri da record in merito agli infortuni muscolari stagionali. Collaboratori fidati e affidabili e la possibilità di sfruttare anche MilanLab durante le sessioni di allenamento che sono senza sosta. Mentre il gruppo lavora, lo staff già prepara l'esercitazione successiva all'insegna dell'intensità e continuità. In questa maniera i calciatori vengono monitorati attraverso telecamere fisse che spediscono i dati negli archivi digitali che restituiscono poi le statistiche sul rendimento degli stessi. Se il buongiorno si vede dal mattino dunque in casa rossonera c'è grande fiducia: Mihajlovic potrebbe rappresentare davvero l'uomo della svolta.