Milan, Cerci al casinò fino a tarda notte. Mihajlovic lo esclude per Roma

Quella contro la Roma ha il sapore della sfida dell'ultima spiaggia per Sinisa Mihajlovic. Il tecnico del Milan si gioca il tutto per tutto nel match dell’Olimpico, in cui una sconfitta potrebbe seriamente incidere sul suo futuro in rossonero. Le voci su un possibile esonero non si placano, anche se il serbo è sereno e pensa solo al campo: “Sono nel calcio da trent'anni, fa parte del gioco. Sono sereno come sempre e fiducioso. Ho sempre dato il massimo e continuerò a farlo sapendo che le prossime due gare saranno fondamentali per noi. Io non mi nascondo, so che tutto dipende dai risultati e dalle scelte della società”.
Che sia però una sfida da dentro fuori lo si capisce anche dalle scelte tecniche e in particolare dall’esclusione di Cerci. Una bocciatura senza appello dopo la pessima prova contro il Bologna, che ha lasciato in dote all’esterno una pioggia di critiche che lo hanno costretto a chiudere i suoi profili social. Ad alimentare le critiche verso l'ex giocatore del Torino anche la sua presunta presenza al casinò di Campione d'Italia, subito dopo la sconfitta con il Bologna. Secondo la "Gazzetta dello Sport", l'attaccante di Mihajlovic si sarebbe fermato davanti al tavolo verde fino alle due del mattino. Un episodio che, però, non sembra esser stato decisivo per la sua esclusione dai convocati per Roma: "Cerci è fuori per scelta tecnica. Non è la prima volta che riceve dei fischi. Ha avuto un'occasione importante ed ha sbagliato contro il Bologna ma non abbiamo perso per colpa sua. Non è convocato per scelta tecnica. Alex, invece, abbiamo preferito non rischiarlo perchè è alle prese con un gonfiore al ginocchio, ci sarà mercoledì. ”
Contro la Roma partita delicatissima per il Milan che dovrà tra l’altro fare i conti con un’altra squadra che vive un momento di crisi. Anche Garcia rischia la panchina infatti: “Siamo attesi da una partita importante, dovremo scendere in campo convinti dei nostri mezzi. Senza timore, curando la fase difensiva e buttandola dentro quando si presenterà l'occasione giusta. Sia noi che loro stiamo andando al di sotto delle aspettative di inizio stagione. Noi facciamo gioco ma non segniamo, questo è un problema. Conosco Roma e so che l'ambiente romano è più complicato rispetto a quello milanese. Il momento non è buono ma siamo professionisti, il calcio è questo e l'unico modo per uscirne è vincere".
In conclusione una battuta sulle troppe critiche ricevute dalla sua squadra: “Questo Milan quando è al completo può competere per i primi tre posti. Per quanto fatto vedere ci mancano almeno cinque o sei punti in classifica ma dobbiamo sfruttare di più le occasioni che creiamo e abbiamo perso dei punti per strada per la troppa voglia di vincere. Noi senza identità? Veniamo da partite nelle quali abbiamo dimostrato continuità di gioco e risultati. Ci sono squadre che subiscono tutta la partita e poi vincono con un tiro, a noi questo non ci riesce. Siamo una squadra che fa girare il pallone e che apre le difese avversarie ma sappiamo che sono i risultati a determinare gli umori. L’ambiente non aiuta, ci sono tante pressioni e i ragazzi non sono sempre tranquilli. Sappiamo che è normale che questo accada al Milan quindi tocca a noi avere la personalità per reagire".